Covid-19, il Cts: "Stop al vaccino AstraZeneca agli under 60"

Lo ha chiarito il Comitato Tecnico Scientifico durante una apposita conferenza stampa a cui ha partecipato anche il Ministro Speranza. Le raccomandazioni saranno tradotte in modo perentorio. Al di sotto dei 60 anni saranno somministrati altri sieri.

Covid-19, il Cts: "Stop al vaccino AstraZeneca agli under 60"

Arriva una decisione che pare definitiva sull’uso dei vaccini anti Covid-19, in particolare quello di AstraZeneca, il siero anglo-svedese finito al centro delle polemiche dopo il decesso di una 18enne in Liguria. Questo pomeriggio il Comitato Tecnico Scientifico ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Chigi in cui ha chiarito che il siero AstraZeneca non va somministrato agli under 60. Le raccomandazioni adesso saranno tradotte in modo perentorio, per cui ci sarà l’obbligo di seguire alle lettera ciò che ha detto il Cts.

Alla conferenza ha partecipato anche il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale ha ribadito che la vaccinazione contro il Covid è l’unica arma che abbiamo a disposizione al momento per uscire dalla pandemia. I numeri delle vaccinazioni sono confortanti, così come quelli fatti registrare dalla pandemia, con 26 infezioni ogni 100.000 abitanti. Per questo dalla prossima settimana molte regioni, inclusa anche la Puglia, finiranno in zona bianca. Il generale e commissario straordinario per l’emergenza Covid, Generale Paolo Figliuolo, ha ribadito che le raccomandazioni saranno adesso inviate alle strutture sanitarie in modo perentorio.

Locatelli: “Per i giovani vaccini a mRna”

“Il Cts in un rapporto di dialogo stretto con la commissione tecnico-scientifica di Aifa ha ritenuto opportuno rivalutare le indicazioni all’uso del vaccino AstraZeneca. Raccomandiamo per le prime dosi di vaccino di riservare AstraZeneca per gli over 60, riservando per i giovani la raccomadanzione per i vaccini ad mRna” – così ha spiegato Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità.

Il Cts ha lanciato delle raccomandazioni anche per tutti quei pazienti che hanno ricevuto già la prima dose di AstraZeneca. Per questi pazienti si raccomanda di utilizzare una vaccinazione eterologa, ovvero con un vaccino diverso da quello ricevuto con la prima dose, anche se non sono stati riportati casi di trombosi dopo la seconda dose. 

Ogni giorno, secondo quanto dichiarato da Locatelli, entrano in terapia intensiva 25 persone a causa del Covid-19. Si tratta di numeri estremamente bassi. “Il 45% della popolazione nel nostro paese ha ricevuto almeno una dose di uno dei vaccini approvati ci avviciniamo a 1 italiano su 4 che ha completato il ciclo vaccinale” – così ha detto durante il suo intervento il presidente del Consiglio Superiore di Sanità. 

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