Nella giornata di ieri, venerdì 11 dicembre, l‘Istituto Superiore di Sanità ha tenuto la consueta conferenza stampa settimanale per fare il punto sulla situazione epidemiologica da Sars-CoV-2 nel nostro Paese. A partecipare all’incontro c’erano anche Silvio Brusaferro, direttore dell’ISS, e Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute. Proprio quest’ultimo ha informato che è ancora presto per poter allentare le restrizioni, per cui anche durante le feste di Natale bisognerà adottare “misure significative”. Questo sarà importante, in quanto permetterà al nostro Paese di aver un numero di casi giornalieri più basso a gennaio 2021, consentendo alle autorità sanitarie di controllare la pandemia.
Secondo Rezza da gennaio non risolveremo tutti i problemi soltanto perché, per quella data, dovrebbero arrivare le prime dosi di vaccino anti Covid. La strada per sconfiggere il virus è ancora lunga, per cui le persone, ancora per diverso tempo dovranno adottare tutte le precauzioni del caso. Durante queste festività natalizie sarà quindi meglio non spostarsi, questo è l’avviso di Rezza e degli esperti dell’ISS.
No ai pranzi con decine di persone
Giovanni Rezza ha ricordato alla popolazione che il virus riprende a circolare quando cominciano a cambiare i comportamenti delle persone, che vista la stabilizzazione della situazione potrebbero essere portate ad abbassare la guardia, specialmente durante i momenti di convivialità. “Bisogna mantenere alta la guardia anche perché è impossibile controllare quello che succede a casa” – questo è l’avviso di Rezza, che quindi invita tutti quanti a tenere dei comportamenti responabili anche in famiglia.
Su questo Brusaferro è stato categorico, affermando che bisognerebbe fare a meno dei pranzi e delle cene con decine di persone, occasioni propizie perché il Covid-19 torni nuovamente a colpire con insistenza. L’incidenza dei casi, infatti, rimane ancora troppo alta anche se l’Rt, l’indice di contagio, sembra stia progressivamente diminuendo.
Giovanni Rezza ha concluso affermando che i tantissimi contagi della seconda ondata non sono stati provocati dalle attività che si sono svolte questa estate. L’uomo ha poi lanciato un monito alla regione Valle D’Aosta, che nelle scorse settimane ha impugnato il nuovo Dpcm firmato dal Premier Giuseppe Conte: Rezza ha chiesto quindi prudenza, visto che la regione si appresta a riaprire bar e ristoranti a partire dal 16 dicembre prossimo senza l’autorizzazione da parte del Governo centrale.