Covid-19, Francesco Vaia: "Non terrorizzare l’opinione pubblica ricorrendo alle varianti"

Il direttore dello Spallanzani ha annunciato che sono tutti negativi alla variante indiana i primi tamponi analizzati sulla comunità sikh di Latina. Prosegue comunque l'attività di contact tracing all'interno delle aziende agricole dell'area pontina.

Covid-19, Francesco Vaia: "Non terrorizzare l’opinione pubblica ricorrendo alle varianti"

Per il momento nella comunità indiana di Latina non ci sono casi di variante indiana. A confermalo all’Adnkronos Salute è Francesco Vaia, direttore dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, struttura di punta nello studio delle malattie infettive in Italia, e quindi anche del Covid-19. In queste ore centinaia di persone appartenenti alla comunità sikh di Latina sono state sottoposte a tampone, ma gli esami sul genoma del virus prelevato hanno dimostrato l’esistenza si di alcuni contagiati, ma non positivi alla mutazione che sta mettendo in ginocchio l’India.

A tal proposito è bene sottolineare quel che ha detto Vaia. “Non bisogna terrorizzare e rincorrere le varianti facendo preoccupare l’opionione pubblica. Il virus muta continuamente, quindi noi dobbiamo isolare le mutazioni, studiarle e adattare gli strumenti che abbiamo, i vaccini e le terapie innovative, per contrastare anche le mutazioni. In questo momento serve positività” – queste sono le parole del direttore dello Spallanzani. Nella giornata di ieri 26 aprile si era diffusa la notizia che si contano oltre 260 cittadini positivi al virus e più di 30 minori.

Prosegue l’attività di screening

Comunque prosegue a tutto spiano l’attività di screening sulla popolazione indiana della zona. Nelle prossime ore altri lavoratori che sono impiegati nelle aziende agricole dell’Agro Pontino saranno sottoposti a test. Si rintraccieranno anche tutte quelle persone che sono rientrate dall’India prima dell’ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha vietato l’ingresso nel nostro Paese a chi, negli ultimi 14 gorni, è stato in India. 

Le autorità controlleranno che gli appartenenti alla comunità sikh rispettino le misure di quarantena previste dai protocolli sanitari. Al momento quindi si prosegue con la sorveglianza attiva e con gli esami dei tamponi, che vengono anche processati per rintracciare eventuali casi di variante. Per il momento quindi, torniamo a precisare, non sono stati segnalati casi di mutazione indiana nella comunità indiana di Latina. 

 “La comunità è stata toccata da casi di Covid, ma si tratta di varianti già note. Rappresentano in media meno del 10 per cento dei casi giornalieri” – queste sono le parole di Silvia Cavalli, direttore dell’Asl di Latina, che conferma di come al momento non ci siano casi di variante indiana nella comunità indiana del posto.

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