Covid-19, Fondazione Gimbe: "Non ci saranno a breve altre zone gialle"

Lo ha riferito il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartbellotta, per il quale a breve non ci saranno altre zone gialle. Proprio i vaccini stanno consentendo di tenere tutto aperto, per il momento soltanto Friuli e Bolzano sono zona gialla.

Covid-19, Fondazione Gimbe: "Non ci saranno a breve altre zone gialle"

La pandemia di Covid-19 in queste ultime settimane ha subito una accelerazione in tutta Europa, anche in Italia, dove però i numeri rimangono molto contenuti rispetto ad altre nazioni europee. L’Est Europa è travolto dalla quarta ondata, così come anche la Germania. Numeri che fanno paura nel Paese teutonico, che però conta una bassa percentuale di popolazione vaccinata. In Italia proprio grazie ai vaccini le cose sembrano andare nettamente meglio. A fronte di un aumento, lento ma costante dei nuovi contagi, si nota un livello di occupazione dei reparti ospedalieri, sia in area medica che in terapia intensiva, tutto sommato lineare. 

“Stiamo vedendo una crescita dei nuovi casi giornalieri lineare, non esponenziale. In poco più di 5 settimane i casi sono quintuplicati, ma se guardiamo i pazienti ospedalizzati sono poco più che raddoppiati e le terapie intensive non sono neppure raddoppiate” – così ha affermato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. Per Cartabellotta il vaccino, anche se non è “perfetto”, sta permettendo di tenere tutte le attività aperte. 

Dosi “booster”

Per la Gimbe è importante fare la terza dose, in quanto permetterà appunto di proteggersi meglio dalle forme gravi della malattia e da eventuali varianti. Al momento circa 250.000 persone al giorno stanno ricevendo la dose “booster”, e anche se i numeri sono buoni anche in questo frangente bisogna accelerare. 

Per quanto riguarda le scuole la Gimbe precisa che già diverso tempo addietro si era sottolineata l’importanza di non puntare esclusivamente sulla vaccinazione degli studenti, anche perchè sotto i 12 anni il vaccino anti Covid non è attualmente disponibile. “Su tutti gli interventi di miglioramento ambientale, come l’areazione dei locali, si è fatto veramente molto poco. A questo aggiungiamo l’assenza di screening sistematici” – così ha affermato Nino Cartebellotta. 

“Non si vedono all’orizzonte altre Regioni che possano andare in tempi brevi in zona gialla” – questa l’analisi di Cartabellotta. Per il momento solo il Friuli-Venezia Giulia e la Provincia Autonoma di Bolzano sono in zona gialla a partire da oggi. Per tutte le altre zone italiane, esclusi 20 comuni dell’Alto-Adige in zona rossa, la situazione resterà invariata. 

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