Covid-19, fisico Battiston: "La Puglia dovrebbe essere zona rossa per almeno un mese"

Secondo il fisico dell'Università di Trento la regione ha avuto sempre un tasso di contagio molto alto, solo una chiusura totale potrebbe far diminuire il numero delle persone infette, ora arrivato alla cifra di 54.000 positivi. Potrebbe arrivare terza ondata.

Covid-19, fisico Battiston: "La Puglia dovrebbe essere zona rossa per almeno un mese"

La pandemia provocata dal coronavirus Sars-CoV-2 non accenna a diminuire la sua corsa, anzi, sembra che in alcune regioni italiane la situazione stia lentamente, ma inesorabilmente peggiorando. Lo dimostrano ad esempio i dati della regione Puglia, che ormai da mesi ha un indice di contagiosità che supera il livello di 1. Il quotidiano Repubblica ha intervistato per questo il fisico e professore presso l’Università degli Studi di Trento, Roberto Battiston. L’uomo è anche ex presidente dell’Agenzia spaziale italiana. Secondo l’esperto la Puglia è una di quelle regioni che adesso rischiano più di tutte l’innesco di una terza ondata, questo perché il “motore” del contagio è rimasto sempre acceso. In questo territorio, infatti, non si è mai adottata una zona rossa, ma solo arancione e gialla

Lo stesso Battiston il 24 dicembre scorso, sempre durante un’intervista giornalistica, disse che il 7 gennaio 2021 ci sarebbe stata una cifra vicina ai 48.000 infetti nella stessa Puglia. Previsioni, quelle del fisico, che sono state ampiamente superate, visto che oggi nella regione si contano 54.000 persone contagiate dal Covid-19. Se con il Dpcm del 12 ottobre il Governo ha reso obbligatorio indossare la mascherina quasi dappaertutto, i veri risultati, spiega Battiston, si sono cominciati ad avere quando dai primi di novembre alcune regioni sono entrate in zona rossa, come la Lombardia, dove si è assistito ad un rapido decremento dei casi e dell’indice Rt.

Battiston: “Puglia non ha scelta, zona rossa per un mese”

Il fisico ha spiegato che al momento attuale la Puglia non ha altra scelta se non quella di adottare un lockdown totale per un mese, questo al fine di far diminuire i contagi e l’indice Rt. Secondo l’esperto in Puglia l’epidemia ha continuato a crescere a ritmi importanti. Per spiegare meglio il concetto Battiston ha fatto l’esempio di un motore sempre acceso, che anche se al “minimo” continua a far camminare il veicolo. Così è la situazione in Puglia. Un contagio che lentamente, ma in maniera pressoché costante, sta colpendo tutte le zone della regione. 

Secondo l’esperto la Puglia sta facendo fatica anche a raggiungere il cosiddetto picco, ovvero quel particolare punto della curva epidemiologica in cui i guariti sono superiori ai contagiati. “Ogni giorno si ammalano tante persone quante ne guariscono e il picco non si raggiunge mai” – questa è l’osservazione di Battiston. Secondo l’esperto ad oggi la regione si trova ancora nel pieno della seconda ondata

Per quanto riguarda le scuole il fisico pensa che si debba ragionare su aperture differenziate nelle varie regioni, a seconda della situazione epidemiologica di ciascun territorio. Gli ultimi dati rilevati dall’Istituto Superiore di Sanità collocherebbero la Puglia in fascia arancione, ma Battiston ritiene che la soluzione più efficace sia quella di adottare la zona rossa, almeno fino a quando la situazione non torni sotto controllo. Se non si adotta questo provvedimento si rischierebbe di perdere tempo prezioso e tardare ancora per diverso tempo l’apertura totale della società e di tutte le attiità ad essa connesse. 

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