Non le manda a dire Diego Fusaro, noto filosofo italiano, che nelle scorse ore è stato raggiunto telefonicamente dai colleghi dell’agenzia Adnkronos, i quali gli hanno chiesto che cosa ne pensasse del Green Pass, ovvero la certificazione anti Covid che serve da oggi in poi per poter usufruire di svariati servizi, come per sedersi all’interno di bar e ristoranti o sui trasporti pubblici a lunga percorrenza. Fusaro è stato chiarissimo in proposito e ha espresso senza remore il suo pensiero.
Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria il filosofo ha assunto una posizione contraria ad ogni tipo di restrizione, non negando mai comunque l’esistenza del problema Covid-19 e della relativa pandemia. “La mia opposizione al green pass, che io propongo di chiamare ‘infame tessera verde’ perché le parole hanno un peso come diceva Moretti e green pass sembra quasi una cosa ‘smart’, è l’equivalente della tessera che nel ’31 venne chiesta col giuramento di fedeltà ai docenti. E’ cioè l’espressione di un nuovo fascismo, che usa un lessico medico-scientifico per giustificarsi” – così ha detto Fusaro intervistato dai cronisti.
Fusaro: “Chi è vaccinato può contagiare e contagiarsi”
Fusaro ha poi portato dei dati di fatto, spiegando che anche chi è vaccinato può contagiarsi e contagiare allo stesso modo di una persona non vaccinata. Dobbiamo precisare, questo per dovere di informazione, che è vero sì che i vaccinati possono contagiarsi, ma allo stesso tempo la vaccinazione evita che il contagiato finisca in terapia intensiva o peggio perda la vita.
Secondo Fusaro il Green Pass non ha quindi nessuna valenza scientifica, ma serve soltanto per giurare “fedeltà al regime” sanitario che ormai da un anno a questa parte, a suo dire, si è imposto in Italia e in tantissime altre parti del mondo. “Perché la gente non si accorge, ma ormai si è ben capito, che la salvezza sarà sempre ‘una dose più in là” – così ha chiosato poi il filosofo.
Il filosofo e saggista non condanna assolutamente chi si vaccina e ottiene così il Green Pass, “ma chi non prende questa tessera è un eroe, come Gramsci, che patì tutte le persecuzioni del caso ma non si piegò e restò con la schiena dritta. Dobbiamo assumere Gramsci come modello per combattere questo regime, che usa il motto di salvare le vite quando si tratta invece di limitare le libertà. Dopotutto, sono gli stessi che hanno fatto i tagli selvaggi alla sanità pubblica, non ce lo dimentichiamo” – così ha concluso Diego Fusaro. Le sue parole desteranno sicuramente molta attenzione nel mondo no-vax e provocheranno un acceso dibattito anche nel resto dell’opinione pubblica.