Covid-19, da ottobre Green Pass obbligatorio per tutti i lavoratori sia pubblici che privati

Il Governo italiano procede spedito. Oggi, dopo il Consiglio dei Ministri, dovrebbero essere approvate le nuove regole anti Covid e riguardo alla vaccinazione. Si va verso il "Super Green Pass". Rezza: "Prepararsi a nuove pandemie".

Covid-19, da ottobre Green Pass obbligatorio per tutti i lavoratori sia pubblici che privati

Il Governo italiano ha ormai deciso, e già a partire dal prossimo mese l’utilizzo del Green Pass Covid-19 dovrebbe essere esteso a tutte le categorie di lavoratori, sia nel pubblico che nel privato. In queste ore c’è stata una riunione tra il Premier Mario Draghi e i capi delegazione di maggioranza, al cui termine è previsto un Consiglio dei Ministri che dovrebbe sancire le nuove norme da adottare per contrastare la pandemia provocata dal coronavirus Sars-CoV-2.

Per adesso non si parla dell’introduzione dell’obbligo vaccinale, ma la strada sembra essere quella della “persuasione”, estendendo quindi l’obbligo della certificazione verde anche a chi opera su un posto di lavoro. Le nuove regole dovrebbero entrare in vigore da metà ottobre, questo in modo da dare tempo a chi non lo ha ancora fatto di vaccinarsi con almeno una dose. Alcune parti sociali, come diverse sigle sindacali, si sono dette d’accordo con l’obbligo del Green Pass sul posto di lavoro soltanto però in presenza di una apposita legge circa l’obbligo vaccinale.

I sindacati chiedono tamponi gratis

I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil chiedevano a gran voce di rendere gratuiti i tamponi per tutti quei lavoratori che, in assenza di una legge sull’obbligo vaccinale, decidano volontariamente di non sottoporsi al siero anti Covid-19. Tuttavia l’Esecutivo non sembra intenzionato, almeno per il momento, a percorrere questa strada.

Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha suggerito al Governo di trovare un’intesa per sostenere i costi dei test. “Siccome è reso obbligatorio per tutti i luoghi di lavoro, pubblici e privati, e siccome per avere il Green Pass si prevede anche il tampone, noi abbiamo ribadito che le persone non devono pagare per andare a lavorare” – così ha ribadito Maurizio Landini, segretario Cgil.

Da metà ottobre per chi non ha il Green Pass non dovrebbero esserci comunque sanzioni pecuniarie o denunce, ma semplicemente una sospensione dall’incarico e dello stipendio dopo la quinta assenza ingiustificata. Per avere la conferma di tutti i dettagli varati dall’Esecutivo bisognerà il tardo pomeriggio o la prima serata di oggi. “Non ci libereremo facilmente del coronavirus Sars-CoV-2, ma in futuro dovremo essere pronti ad affrontare nuove pandemie dovute ad agenti patogeni sconosciuti. La prossima pandemia potrebbe essere dovuta ad un virus influenzale, ma anche ad un agente diverso” – così Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, partecipando al Congresso Amit (Argomenti di Malattie Infettive e Tropicali).

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