Covid-19, da lunedì 29 novembre Friuli-Venezia Giulia e Bolzano in giallo

Confermati i dati del nuovo monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità, che certifica un aumento dei ricoveri sia in terapia intensiva che ordinari per Covid-19. Sale l'incidenza in alcune zone, divieti varranno solo per i no-vax.

Covid-19, da lunedì 29 novembre Friuli-Venezia Giulia e Bolzano in giallo

Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 13.764 casi di Covid-19, un numero che, alle nostre latitudini, non si vedeva dallo scorso aprile. Numeri che certificano il costante aumento dei casi di infezione da Sars-CoV-2. Secondo il monitoraggio settimanale dell‘Istituto Superiore di Sanità, che è arrivato puntuale come ogni venerdì, aumentano sia i ricoveri nei reparti di terapia intensiva che in quelli ordinari. Il Nord-Est fa registrare i numeri più preoccupanti. 

E proprio il Friuli-Venezia Giulia da lunedì 29 novembre sarà zona gialla. Cominceranno quindi da questa regione le restrizioni per i No Vax, che non potranno ad esempio più sedersi all’interno dei locali se non hanno ricevuto nemmeno una dose di siero. Per costoro sarà comunque consentito consumare qualcosa velocemente al bancone oppure sedersi all’esterno. Il virus corre veloce nell’Est dell’Europa, e il Friuli è stato colpito in pieno dalla quarta ondata. 

In 18 province situazione peggiora

La Fondazione Gimbe inoltre ha certificato che in 18 province italiane la situazione Covid tende al peggioramento. In questi territorio l’incidenza ha superato i 150 abitanti infetti ogni 100.000. Il monitoraggio delle autorità sanitarie certifica che nelle ultime 5 settimane i contagi sono cresciuti del 27%.

Secondo quanto informa Leggo, negli ultimi sette giorni i ricoveri con sintomi sono cresciuti del 15,8% (4597 rispetto a 3970) e le terapie intensive del 16,4% (560 rispetto a 481). Da lunedì finirà anche in giallo la provincia di Bolzano. Nelle prossime ore il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà l’ordinanza di cambio colore per i territori interessati. 

Tutte le altre regioni per il momento rimarranno bianche, ma non si escludono altri cambi di colore nelle prossime settimane. La situazione epidemiologica è costantemente seguita dalle autorità sanitarie, anche perchè preoccupa l’arrivo della variante Sudafricana, che sta cominciando a diffondersi anche in Europa e in altre parti del mondo.

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