Covid-19, da lunedì 20 dicembre altre 4 regioni in zona gialla

Il bollettino settimanale redatto dall'Istituto Superiore di Sanità certifica un aumento dei casi, con l'incidenza che arriva a 241 ogni 100.000 abitanti. Lieve calo dell'Rt a 1,13. Liguria, Marche, Pa di Trento e Veneto da lunedì in zona gialla.

Covid-19, da lunedì 20 dicembre altre 4 regioni in zona gialla

C’è preoccupazione in tutta Italia per il nuovo aumento dei contagi da Covid-19. Ormai da diverse settimane il nostro Paese è colpito da quella che viene definita appunto la quarta ondata. Il nostro Paese sta reggendo il peso dei contagi grazie alla campagna vaccinale che prosegue a gonfie vele, riducendo ospedalizzazioni e decessi, i quali sono anch’essi purtroppo tornati a crescere, anche se non nei numeri che abbiamo visto durante le scorse ondate. Il monitoraggio settimanale redatto dall’Istituto Superiore di Sanità e pubblicato in queste ore, come ogni venerdì, vede l’incidenza delle infezioni ogni 100mila abitanti salire a 241

L’Rt invece scende a 1,13. “Da due mesi continuano ad aumentare i nuovi casi con una media mobile a 7 giorni che passa da 2.456 il 15 ottobre a 17.795 il 14 dicembre” – così ha affermato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, la quale fotografa una situazione tutt’altro che rosea per il nostro Paese, con diverse zone d’Italia che potrebbero passare in zona arancione o addirittura rossa nelle prossime settimane. Secondo la Gimbe sembrano ormai inevitabili nuove chiusure invernali, o comunque forti restrizioni alle libertà personali. 

Altre 4 regioni in giallo

Da lunedì 20 dicembre passeranno inoltre in zona gialla le regioni Liguria, Marche, Veneto e la Provincia Autonoma di Trento. Queste si aggiungeranno alle altre, ovvero Calabria, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Bolzano. Queste regioni mostrano tutti un indice di ospedalizzazione superiore al 15% in area medica e al 10% di occupazione in terapia intensiva. 

Nella giornata del 16 dicembre si sono riscontrate oltre 26.000 nuove infezioni, un numero che non si vedeva dalla scorsa primavera. La Fondazione Gimbe ha certificato che ormai in 26 provincie l’incidenza supera le 250 infezioni ogni 100.000 abitanti. E sono proprio questi numeri a far preoccupare la Gimbe. 

La situazione ricoveri si mantiene tutto sommato tranquilla invece in Puglia, dove i pazienti Covid occupano il 6% dei posti disponibili in terapia intensiva e il 5% in area medica, nonostante anche questa regione da qualche giorno stia mostrando un aumento del numero dei casi che si mantiene sempre sopra le 600 unità. Fondamentale per gli esperti resta la campagna di vaccinazione. 

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