Covid-19: cala il numero dei decessi e dei pazienti gravi

Diminuisce il numero dei decessi e dei pazienti gravi che necessitano di ricovero in terapia intensiva. Le misure restrittive danno i loro frutti, ma bisogna tenere la guardia alta oltre il 3 aprile.

Covid-19: cala il numero dei decessi e dei pazienti gravi

Il trend di questi ultimi giorni, accende un po’ di speranza: cala il numero dei decessi e dei pazienti gravi, quelli cioè che necessitano il ricovero nel reparto di terapia intensiva. Luca Richiedi, pneumologo e membro del comitato tecnico scientifico del Ministero della Salute, con cauto ottimismo spiega brevemente la situazione attuale. Nonostante il numero dei decessi mostri un quadro molto pesante, gli incrementi di decessi e malati gravi stanno diminuendo, mentre il numero dei guariti è in costante aumento.

Questa recente tendenza sembra incoraggiante e spinge gli esperti , sostenuti dal governo, a lanciare l’appello di non mollare la presa riguardo alle misure cautelative finora adottate. Le restrizioni, infatti, verranno prorogate oltre il 3 aprile. Essendo ancora nel pieno dell’epidemia, sarebbe infatti un gesto incosciente non prolungare la “serrata“.

La curva epidemica mostra segnali positivi, e proprio per questo motivo si rende necessario prolungare le misure di isolamento, anche perchè ancora non è avvenuta una vera e propria inversione di tendenza. In questo periodo, la più rigorosa attenzione è destinata al sud, che deve essere un sorvegliato speciale, a causa dell’alto rischio dato dalla carenza di strutture sanitarie adeguate a far fronte all’emergenza.

Il commissario della Protezione Civile, Angelo Borrelli, come ogni giorno ha diffuso i dati della pandemia, facendo notare un calo dei decessi ma un lieve aumento dei contagi. Segnali, sicuramente positivi, ma non abbastanza da far pensare di essere arrivati ad un punto di svolta. Servono tempo e gradualità, con particolare attenzione al Centro-Sud, dove adesso vi sono focolai ristretti ma che potrebbero trasformarsi in un’ondata di contagi.

Infatti, anche al nord, l’epidemia era partito in modo lento e ridotto, per poi esplodere in modo verticale e repentino, ed il rischio è che ciò possa verificarsi anche al Sud. Non mancano le polemiche a sfondo politico, che si tentano sempre di placare, poichè in questo delicato momento potrebbero fare scaturire tensioni sociali che non sarebbero per nulla utili.

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