Covid-19, Andrea Crisanti: "Caccia ai No Vax non ha senso"

Il professor Andrea Crisanti, microbiologo dell'Università di Padova, è intervenuto per fare il punto sulla situazione Covid-19 nel nostro Paese. L'esperto ha avvertito che i No Vax non sono la causa di tutti i mali e bisogna insistere sulla terza dose.

Covid-19, Andrea Crisanti: "Caccia ai No Vax non ha senso"

Sta spaventando di nuovo tutta Europa il Covid-19. I contagi e i casi giornalieri sono ormai in costante aumento, anche nel nostro Paese, dove per due giorni consecutivi si sono superati i 10.000 casi ogni 24 ore, in attesa del bollettino odierno. Cifre e numeri che fanno riflettere, e che indicano di come la circolazione virale sia ancora piuttosto alta. Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova, ha rilasciato ai media nazionali delle dichiarazioni, che vanno in un certo senso controcorrente rispetto a quelle sostenute da qualche suo collega. 

Per Crisanti non ha senso dare la caccia ai No Vax. “Non vorrei che questa caccia alle streghe fosse una foglia di fico per coprire l’errore di non dire subito che sarebbe servita la terza dose” – così ha dichiarato il professore padovano, che ricorda come instaurare delle leggi che colpiscono le libertà personali non ha senso. Per l’esperto bisogna insomma insistere sulla campagna vaccinale e puntare alla somministrazione delle terze dosi a chi già ne ha fatte due. 

Crisanti: “Bisognava fare studi prospettici”

“Il 5 o il 10 per cento in più o in meno di vaccinati in questo momento non fa la differenza. Abbiamo 45 milioni di persone vaccinate, potenzialmente disposte a fare la terza dose, su queste dobbiamo fare leva. Questa è la battaglia” – così ha detto Crisanti alla stampa nazionale. Il professore ha fatto presente come si sarebbero dovuti fare degli studi prospettici per capire come ci si reinfetta dopo la vaccinazione. 

Crisanti pensa che sarebbe stato importante vedere anche quanti anticorpi sarebbero stati prodotti dopo la vaccinazione. Insomma si sarebbero dovuti fare degli studi più approfonditi. Il professore poi tranquilizza tutti sul fatto di somministrare il vaccino anti Covid ai bambini di età compresa tra 5-11 anni

Per costoro non dovrebbero esserci grossi problemi. Il professore è convinto che non succederà nulla di grave ai bambini, anche se c’è bisogno anche qui di trial clinici. “La cosa buona è che Israele ha cominciato e quindi tra poco avranno vaccinato tre-quattrocentomila bambini. Useremo i dati di Israele” – così ha chiosato Crisanti. 

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