Covid-19, Andrea Crisanti: "Anticorpi monoclonali uno spreco di soldi senza precedenti"

Per il virologo dell'Università di Padova è inutile spendere denaro quando si hanno vaccini efficaci contro il Covid-19. Per i monoclonali non ci sarebbero dati certi sulla loro efficacia per curare l'infezione grave provocata da Sars-CoV-2.

Covid-19, Andrea Crisanti: "Anticorpi monoclonali uno spreco di soldi senza precedenti"

Il virologo dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, è finito al centro delle polemiche per alcune sue dichiarazioni che stanno facendo discutere, e non poco. L’argomento del dibattitto sono gli anticorpi monoclonali per curare l’infezione Covid-19. Per molti esperti di tutto il mondo questa cura rappresenterebbe la vera e propria cartina di tornasole per la lotta alla pandemia provocata dal Sars-CoV-2. Ma Crisanti non la pensa allo stesso modo, e durante un’intervista alla trasmissione “Oggi è un altro giorno”, andata in onda su Rai 1, ha spiegato che per lui gli anticorpi monoclonali sono “uno spreco di soldi senza precedenti”.

Il microbiologo ha spiegato le sue affermazioni, argomentandole come sempre in maniera precisa e concreta. Per Crisanti non si possono spendere 2 o 4.000 euro per un farmaco su cui ci sono ancora pochi dati, soprattutto in merito alla cura dell’infezione grave provocata dal Covid-19. L’esperto ha spiegato che i monoclonali vanno bene solo per persone che mostrano una sintomatologia non grave, ma non per chi ha gravi sintomi. Crisanti ha citato uno studio dell’Eli Lilly, il quale dimostrerebbe che l’uso dei monoclonali nei pazienti gravi sarebbe addirittura controproducente. 

La replica di Guido Silvestri: “Dichiarazioni inspiegabili”

Le repliche alle affermazioni di Andrea Crisanti non si sono fatte attendere, e qualche ora dopo le sue affermazioni sono arrivate le dichiarazoni di Guido Silvestri, professore ordinario di Patologia Generale alla Emory University di Atlanta. L’esperto giudica “inspiegabili” le dichiarazioni del collega Crisanti. “Queste affermazioni fanno il paio con quelle di alcuni mesi fa, in cui lo stesso collega sosteneva che i vaccini contro Covid erano rischiosi perché, secondo lui, non si facevano i test sul campo” – così ha detto Silvestri, il quale ha spiegato che le frasi di Crisanti potrebbero generare ulteriore confusione nelle persone. 

Intanto sabato 6 febbraio il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dato il via libera alla distribuzione degli anticorpi monoclonali in Italia. Il 3 febbraio scorso arrivò anche l’ok dell’Aifa, l’agenzia del farmaco italiana. Il farmaco potrà essere somministrato però solo ad alcune categorie di pazienti già malati di Covid-19, il cui quadro clinico potrebbe far prevedere una evoluzione in negativo della patologia. 

La speranza è che da questa cura si riescano ad ottenere dei risultati utili per la lotta alla pandemia. Gli studi sui monoclonali continueranno anche nei prossimi mesi. Per il virologo Giorgio Palù “i monoclonali riducono il rischio di ricovero del 72-83%, se presi nella fase iniziale della malattia, a 72 ore dalla comparsa dei sintomi, quando la carica virale è massima, altrimenti sono inutili”.

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