Covid-19, Alberto Zangrillo: "Cari giornalisti, il Pronto Soccorso oggi è vuoto"

Lo ha affermato oggi il primario dell'ospedale meneghino, dalla struttura hanno confermato che il trend è in discesa in quanto i ricoveri sono calati. "Vaccini, ricerca e soprattutto cure corrette fanno la differenza".

Covid-19, Alberto Zangrillo: "Cari giornalisti, il Pronto Soccorso oggi è vuoto"

Il professor Alberto Zangrillo, primario dell’ospedale San Raffaele di Milano, ha scelto Twitter per comunicare a tutti, giornalisti inclusi, che il Pronto Soccorso Covid del nosocomio meneghino è vuoto. “Cari Signori Giornalisti, questa mattina il Pronto Soccorso Covid-19 del San Raffaele è vuoto” – così ha esordito il professionista sui social. Zangrillo dirige l’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione Generale dell’ospedale milanese, una delle strutture di punta del nostro sistema sanitario nazionale.

Secondo Zangrillo solo con i vaccini, la ricerca scientifica e le cure adeguate si può sconfiggere la malattia denominata Covid-19. I giornalisti della testata Fanpage si sono messi in contatto con la struttura sanitaria e dalla direzione confermano il trend in discesa, anche per quanto riguarda i ricoveri giornalieri per Covid. Anzi, da ieri 29 aprile il trend dei nuovi ingressi sarebbe pari a zero. La situazone è stabile, anche se non bisogna abbassare la guardia. 

La Lombardia in zona gialla

La Lombardia, che resta la zona d’Italia più colpita dal Covid-19, ormai da diverse settimane mostra numeri abbastanza contenuti per quanto riguarda le nuove infezioni e i ricoveri. Per questo negli scorsi giorni, con apposita ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza, la regione è passata da arancione a gialla

Tra l’altro lo stesso Zangrillo da sempre si è mostrato una persona che ha cercato di informare davvero come stessero le cose riguardo la pandemia. Molte volte è stato criticato. Gli utenti si sono scatenati sui social. Secondo quanto riferisce Il Tempo, un utente ha scritto testuali parole sotto al post del professore: “Più o meno la data coincide, con quel giorno del 2020 quando disse che il virus era ‘clinicamente morto’. Non so se ridere o piangere” – così afferma un utente. 

Altri utenti della Rete hanno invece sostenuto Zangrillo, affermando di sentirsi sollevati dalle parole che ha comunicato il professionista. “Il professor Zangrillo fa egregiamente il rianimatore, ma meno l’epidemiologo o il virologo, e ha un altro approccio” – così si esprime il virologo Massimo Galli dell’ospedale Sacco di Milano, commentando le dichiarazioni odierne di Alberto Zangrillo.

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