Cosenza: scoperta insegnante finta invalida. Sequestrati beni per 181 mila euro.

Una donna di 47 anni di Cosenza, finta invalida al 100% , è stata scoperta dalla Guardia di Finanza; le sono stati sequestrati beni immobili e conti correnti per un totale di 181 mila euro

Cosenza: scoperta insegnante finta invalida. Sequestrati beni per 181 mila euro.

La Guardia di Finanza ha scoperto un altro caso riguardante i falsi invalidi; questa volta è stata scoperta una donna di 47 anni di Rossano, in provincia di Cosenza.

Si tratta di un’insegnante che percepiva un assegno d’invalidità al 100% in quanto non poteva svolgere le normali attività quotidiane autonomamente a causa del suo handicap che la costringeva su una sedia a rotelle.

Il caso

Una donna, un’insegnante, giudicata dall’ASL di Rossano invalida al 100%, percepiva un ulteriore assegno di accompagnamento ma, in realtà, svolgeva autonomamente tutte le azioni quotidiane.

L’imbroglio è stato scoperto dalla Guardia di Finanza lo scorso novembre a seguito di indagini, pedinamenti e appostamenti documentati con video e foto. Il caso, quindi, è stato segnalato alla Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore, Enzo Facciolla. Il Gip del Tribunale, Luca Colitta, ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo di tutti i conti correnti e beni immobili di proprietà della donna, per un totale di 181 mila euro, perché ritenuti frutto della truffa ai danni dell’INPS. La donna ora rischia da uno a cinque anni di reclusione. 

Dalle indagini è emerso, infatti, che la finta invalida ogni giorno si recava a Cosenza con la sua auto, sprovvista di supporti per persone inabili, per lavorare nell’agenzia privata di prestiti e finanziamenti di cui era titolare. Terminata la giornata lavorativa, la donna ritornava a casa dove svolgeva le normali mansioni domestiche in totale autonomia.
Inoltre, controllando i sui conti correnti, si è scoperto che, oltre a percepire l’indennità dell’INPS, la donna intascava da settembre del 2008 anche uno stipendio da insegnante, presso una scuola di Canosa di Puglia, in provincia di Bari. Un lavoro che non ha mai svolto grazie ai certificati medici ottenuti per la sua finta invalidità.

 

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