Cosenza: minori costrette a prostituirsi dalla madre in cambio di sigarette e cibo

Due minorenni venivano costrette dalla madre a prostituirsi con un uomo anziano in cambio di stecche di sigarette, cibo e qualche euro. Una vicenda dell'orrore che ha portato all'arresto della donna.

Cosenza: minori costrette a prostituirsi dalla madre in cambio di sigarette e cibo

Una vicenda dell’orrore, quelle che sto per raccontarvi. Una donna faceva prostituire le figlie minorenni con un uomo di 73 anni che, per questo, è finito in manette il 21 maggio scorso. Grazie alle dichiarazioni dell’uomo e all’approfondimento delle indagini, anche la madre delle minori è stata arrestata, con sospensione della potestà genitoriale. 

Il gip di Catanzaro Claudio Paris ha emesso tale provvedimento dopo la conclusione delle indagini condotte dal personale del commissariato di Paola (Cosenza), diette dal pm Saverio Sapia, con il coordinamento del procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e del procuratore Nicola Grotteri. 

Le dichiarazioni del 73enne arrestato

Gli inquirenti, che hanno definito la donna come una vera e propria domina dell’attività delle figlie, hanno dichiarato che le faceva prostituire in cambio di stecche di sigarette, generi alimentari, poche decine di euro. Determinanti per ricostruire quanto accadeva alle minori, le dichiarazioni rese dal 73enne arrrestato.

Quelle dichiarazioni hanno trovato riscontri oggettivi nelle affermazioni dei testimoni da lui indicati e nelle intercettazioni da cui si evince che fosse proprio la donna a sollecitare gli incontri tra le figlie, ancora minorenni, e l’anziano. Le minori, già affidate al Tribunale dei Minori al Servizio sociale del Comune di Paola, resteranno in una struttura protetta.

Ma come sempre, non c’è mai limite al peggio. L’uomo, infatti, ha aggiunto di essere a conoscenza che non si è trattato di episodi isolati ma che le ragazzine siano state fatte prostituire dalla madre anche con altri soggetti, che dovranno ora essere identificati. Il degrado sociale, culturale, la povertà estrema, non sono comunque ragioni in grado di rendere meno aberrante il gesto compiuto, eppure, purtroppo, non sono rare le volte in cui ci si trova a dover raccontare episodi del genere.

Parliamo di storie dell’orrore che non avvengono in qualche angolo remoto del mondo, lontano da dove la nostra mente può arrivare, ma proprio a casa nostra, dietro le pareti delle case dei vicini, nelle strade dove passiamo quotidianamente. E i mostri, gli orchi di cui si narra alle bambine nelle fiabe, troppo spesso hanno il volto gentile di una mamma, di un papà, o di qualche parente.

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