Cosa accadrebbe se eruttasse il supervulcano dei Campi Flegrei

Dopo la fortissima scossa di magnitudo 4.4 Richter cresce la preoccupazione degli abitanti dell'area dei Campi Flegrei, l'ultima grande eruzione del supervulcano si ebbe 40.000 anni fa.

Cosa accadrebbe se eruttasse il supervulcano dei Campi Flegrei

Dopo la scossa di terremoto che ha colpito i Campi Flegrei a Napoli nella notte tra il 12 e 13 marzo, cresce indubbiamente la paura tra gli abitanti. Si è trattato della scossa più forte avvertita negli ultimi 40 anni, e la stessa ha raggiunto una magnitudo di 4.4 sulla scala Richter. Questa volta purtroppo a differenza delle altre si contano numerosi danni, come un parziale crollo del campanile della chiesa di Sant’Anna a Bagnoli, altri crolli si sono registrati a Pozzuoli dove è caduto il controsoffitto di una abitazione e alcuni calcinacci sono caduti sulle auto sosta sfondando i parabrezza e causando danni ingenti.

Diverse le persone che hanno raggiunto gli ospedali della zona per farsi medicare dalle contusioni riportate, un bimbo di 5 anni è stato portato in ospedale al Santobono di Napoli. Una notte che è stata molto movimentato con moltissime persone che hanno dormito all’interno delle loro auto per la paura di nuove forti scosse. Una paura concreta. E se il supervulcano dei Campi Flegrei dovesse eruttare improvvisamente? Questa e tante altre sono le domande che si fa la gente adesso.

Ecco cosa accadrebbe

L’ultima grande eruzione dei Campi Flegrei si ebbe circa 40.000 anni fa. Da allora non si sono più avute eruzioni simili, quella di cui vi stiamo parlando fu abbastanza distruttiva causando anche effetti molto importanti a livello demografico per quanto riguarda i Neanderthal e i primi Sapiens moderni da poco arrivati dal continente africano. 

Trattandosi di un supervulcano, attivo, i Campi Flegrei sono soggetti ai fenomeni quali appunto il bradisismo (innalzamento e abbassamento del suolo improvviso) che secondo gli esperti sarebbe il responsabile principale di queste ultime scosse. Al momento gli esperti sottolineano che non c’è il pericolo di una eruzione imminente ma è chiaro che la situazione va monitorata con attenzione. Ma prendiamo il caso che si dovesse verificare una eruzione come quella di 40.000 anni fa, assisteremo probabilmente a qualcosa che chiamare apocalittico è dir poco. 

Una eruzione dei Campi Flegrei potrebbe provocare eruzioni di cenere e fumi alte decine di chilometri, flussi piroclastici di gas caldo e cenere potrebbero scorrere giù per le pendici del vulcano, distruggendo tutto ciò che incontrano, onde anomale sulle coste e emissione di gas tossici pericolosi per la popolazione. Contando che nell’area dei Campi Flegrei vive mezzo milione di persone se questa non venisse evacuata per tempo si potrebbero contare migliaia di decessi

Anche l’atsmosfera potrebbe risentirne e i venti potrebbero trasportare la cenere anche a centinaia di chilometri di distanza. Insomma sicuramente qualcosa che nessuno si augurerebbe mai, ma è necessario che la situazione appunto venga monitorata con attenzione come sta appunto facendo l’Osservatorio Vesuviano, l’INGV e le stesse autorità locali e nazionali.

Continua a leggere su Fidelity News