La Corte d’Appello di Torino ha assolto le tre maestre di Pinerolo perché “il fatto non sussiste”. La vicenda si era verificata nel 2010 e aveva visto la condanna delle maestre e il sequestro dell’asilo privato “Nel paese delle meraviglie” di Pinerolo per maltrattamenti ai bambini che lo frequentavano. Le donne erano state condannate in primo grado a pene da scontare che prevedevano la detenzione di 10 e 12 mesi.
La denuncia sui fatti che avvenivano all’interno dell’asilo era scattata da un cittadino nel febbraio del 2010 ed era stata anche affermata da alcune persone appartenenti al personale che lavorava all’interno della scuola. Anche un genitore di uno dei bambini aveva dichiarato che i fatti sostenuti nella denuncia corrispondevano al vero. Sotto il vaglio della Procura sono stati sottoposti anche dei filmati che ritraevano l’attività all’interno dell’asilo, che a quanto pare evidenziavano comportamenti fuori luogo da parte delle maestre, che loro però hanno sempre smentito.
Le accuse contro le tre donne erano piuttosto pesanti: infatti, Francesca Panfili, 40 anni, Elisa Griotti di 47 e Stefania Di Maria, 32 anni, erano state accusate di aver agito nei confronti dei bambini con: “maltrattamenti, picchiandoli con oggetti sulla nuca, insultandoli, dicendo frasi tipo ‘puttana puzzi come tua madre’, sottoponendoli a vessazioni, costringendoli a mangiare il cibo che avevano prima vomitato a dormire in stanze al buio e in condizioni di assoluto isolamento. Facendoli piangere per lungo tempo senza informarsi del loro stato di salute e lasciandoli senza custodia per lungo tempo così che i bambini finivano per farsi male perché si aggredivano tra loro o in ragione della loro comprensibile incapacità di provvedere a se stessi”.
Queste le parole con cui il gip aveva poi condannato le donne e che sembrava aver messo un punto deciso alla vicenda. Una storia che oggi vede ribaltare la sentenza, ad opera della Corte d’Appello, che ha cancellato le accuse e ha assolto le donne perché il fatto non sussiste. Viene da chiedersi: ma quei filmati erano veri o falsi? Come si fa a dichiarare che “un fatto non sussiste” quando è evidente nel filmato l’azione compiuta dalle maestre verso i piccoli innocenti? La sentenza è stata una sorpresa per tutti e sicuramente ci saranno tante polemiche a riguardo.