Coronavirus, Walter Ricciardi: "Seconda ondata epidemica in autunno"

Sono arrivate le dichiarazioni del rappresentante italiano all'Oms, il quale ha sottolineato che non bisogna accelerare le riaperture delle attività, altrimenti si rischia di peggiorare la situazione.

Coronavirus, Walter Ricciardi: "Seconda ondata epidemica in autunno"

Gualtiero Walter Ricciardi ha avuto modo di fare il punto della situazione riguardo alla decisione del Governo di riaprire le attività a partire dal mese di maggio, facendo alcune precisazioni. In particolare il rappresentante italiano dell’Oms ha sottolineato che è alquanto inutile accelerare le riaperture, altrimenti si rischia di far andare nell’oblio i sacrifici finora compiuti.

Queste le dichiarazioni di Ricciardi, il quale ha affermato: “Rischiamo di averla prima dell’estate”. Allo stesso tempo il medico ha fatto notare che è certa la presenza di nuove ondate epidemiche, oppure di piccoli focolai nel caso in cui la situazione dovesse andare per il verso giusto. Il consigliere scientifico del Ministero della Salute ha voluto precisare che dovremo convivere a lungo con questo virus.

Le parole del consigliere scientifico

Queste le parole di Ricciardi al riguardo: “Dovremo abituarci a vivere con il virus ancora a lungo e impegnarci per evitare che dopo l’estate torni a colpire in modo violento”. Walter Ricciardi è stato intervistato da Emanuela Raco, alla quale ha dato il proprio parere evidenziando la necessità di non accelerare le riaperture.

In caso contrario ci saranno delle conseguenze: “La seconda ondata invece di averla più avanti rischiamo di subirla prima dell’estate”. Inoltre il rappresentante dell’Oms ha posto l’accento anche sul periodo intermedio tra l’autunno e l’inverno. Si è espresso in questi termini: “E’ il periodo in cui una combinazione di eventi climatici, comportamentali, immunologici fa sì che il virus possa riemergere”.

Poi ha anche parlato di alcune scelte sbagliate fatte dal mondo della politica: “Se ci sono stati più morti rispetto ad altri è perchè le decisioni sono state prese o in modo tardivo o in modo sbagliato”. Il suo riferimento va agli Stati Uniti e al Regno Unito, i cui governi, secondo Ricciardi, non hanno dato ascolto ai consiglieri scientifici, reagendo in maniera estremamente ritardata.

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