Coronavirus, quarantena e autismo: un nastro blu per riconoscerli

I bambini affetti da autismo hanno l'esigenza di uscire di casa e, per evitare insulti da parte delle persone, come è successo a Patrizia, è stato deciso di utilizzare un nastro blu.

Coronavirus, quarantena e autismo: un nastro blu per riconoscerli

In questo periodo dove l’Italia è completamente costretta a stare in quarantena chi veramente soffre per questa cosa sono i numerosi bambini affetti da autismo. Loro infatti non sono in grado di capire che ci sono dei divieti imposti dall’emergenza che la pandemia ha portato sul nostro territorio e si vedono negare tutto ciò che prima era normalità e quotidianità che, in qualche modo, riuscivano a fargli mantenere la calma e placare il loro iperattivismo.

Chi conosce la malattia sa bene che le persone affette da questa patologia hanno bisogno di stimoli continui e di mantenere una certa routine, di restare in contatto con le persone che le fanno stare bene e di mantenersi mentalmente e fisicamente attivi. Ma in questo momento di quarantena tutto è diventato un grande divieto: niente scuola, niente sport, niente amici e, farglielo comprendere è molto complicato.

A favore delle famiglie con persone affette da autismo il Governo ha però dichiarato che i bambini possono uscire accompagnati da un genitore portando l’autocertificazione e ovviamente seguendo le norme di sicurezza di guanti, mascherine e distanza di almeno un metro dalle altre persone. Questo è un caso che rientra in due delle motivazioni che consentono l’uscita dalle mura domestiche: estrema necessità e motivi di salute. Ma non tutte le persone comprendono che una donna che esce di casa con il proprio figlio in un passeggino sta uscendo per una delle motivazioni sopracitate.

Ne sa qualcosa Patrizia, mamma di un bambino autistico che vive a Torino: in questi giorni la donna ha voluto condividere su Facebook un episodio di cui è stata la protagonista. In una delle passeggiate con il proprio figlio un automobilista le si è avvicinato e ha cominciato ad insultarla gridando parolacce di ogni genere invitandola a tornare a casa.

Ecco perchè, anche per festeggiare il 2 aprile la giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo, a partire da giovedì le persone affette da autismo usciranno con un segno blu addosso. In questo modo tutte le persone che vedranno un bambino con un berretto blu, o una macchina con un fiocco blu capiranno che sono persone che hanno la necessità di uscire di casa.

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