In Italia la seconda ondata provocata dalla pandemia di Sars-CoV-2 sta lentamente rallentando, tanto che nella giornata di oggi su 207.143 tamponi eseguiti sul territorio nazionale, sono stati trovati 20.709 nuovi positivi, mentre il numero dei decessi continua a rimanere abbastanza alto.
Sono infatti 684 le persone che nelle ultime 24 ore hanno perso la vita a causa del Covid-19. Calano comunque ancora i ricoveri in terapia intensiva: nella giornata appena trascorsa sono 47 in meno i pazienti ricoverati in questo reparto negli ospedali italiani, e continua a scendere ancora il numero dei ricoverati con sintomi nei reparti ordinari, che nelle ultime 24 ore registrano un decremento di 357 unità. Il rapporto tra positivi trovati e test eseguiti scende sotto al 10%.
I casi attualmente positivi sono 761.230. Di questi, 32.454 sono i pazienti ricoverati in ospedale con sintomi e 3.616 quelli in terapia intensiva. Dall’inizio della pandemia in Italia si contano 1.641.610 casi di infezione provocati dal Sars-CoV-2.
Lombardia ancora la regione più colpita
Su base giornaliera la Lombardia continua ad essere la regione che fa registrare il maggior incremento di casi positivi giornalieri. Nelle ultime 24 ore le autorità sanitarie lombarde hanno trovato altre 3.425 persone contagiate dal virus. Segue il Piemonte, con 1.568 positivi trovati nelle ultime 24 ore. La situazione rimane stabile in Campania, dove nella giornata appena trascorsa sono stati registrati altri 1.842 nuovi casi. La situazione resta stabile nella maggior parte delle regioni italiani, ma la Puglia continua ad essere osservata speciale, in quanto nelle passate 24 ore sono stati registrati altri 1.668 casi di positività.
La situazione epidemiologica viene tenuta sotto costante controllo dal Ministero della Sanità e dal Governo centrale. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria in Italia ci sono stati 57.045 morti a causa del Covid-19. Le autorità continuano a sensibilizzare la popolazione sui corretti comportamenti da seguire per poter evitare il contagio: resta fondamentale infatti indossare la mascherina sia in luoghi all’aperto che chiusi, lavarsi frequentemente le mani e mantenere la distanza interpersonsale di sicurezza di almeno un metro.
Un Natale blindato
Quello che sta per arrivare sarà un Natale blindato, in quanto il Governo vuole assolutamente mantenere la linea della prudenza, evitando così che il contagio ricominci a risalire già nel mese di Gennaio. Per questo nelle prossime ore sarà varato un nuovo Dpcm, che confermerà, tra le altre cose, il coprifuoco notturno dalle ore 22:00 alle 6:00 del mattino (attualmente è alle 5:00) e la chisura di bar e ristoranti alle ore 18:00.
Su questo punto c’è però uno scontro con le regioni, che vorrebbero tenere aperte le attività di ristorazione a mezzogiorno almeno a Natale e Santo Stefano e comunque nei giorni di festa. La decisione adesso spetterà all’Esecutivo. Tra le ipotesi al vaglio di Palazzo Chigi c’è anche quella che prevede il diveto di uscire dal proprio comune di residenza nei giorni di Natale e Capodanno. Le nuove misure dovrebbero valere almeno fino alla metà di gennaio: il nuovo Dpcm che regolerà le festività natalizie entrerà in vigore il prossimo 4 dicembre.