L’Italia è ”zona rossa” ormai da 7 giorni a causa dell’emergenza del Coronavirus, in seguito alla velocità dell’aumento dei contagiati e del numero delle vittime, che fa temere soprattutto per il crollo del Sistema Sanitario Nazionale. Il primo ministro Conte ha, pertanto, decretato la limitazione dei movimenti in tutto il paese e dichiarato la quarantena; di fatto sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di comprovate esigenze come lavoro, situazioni di necessità e motivi di salute.
Ma questi spostamenti devono essere giustificati, quindi occorre presentare una dichiarazione firmata, un’autocertificazione, che può essere verificata dalla polizia. In data 17 marzo, il Ministero dell’Interno ha varato un nuovo modulo di autocertificazione che contiene una nuova direttiva in merito agli spostamenti, in quanto si dichiara di non essere sottoposti a quarantena e di non essere positivi al COVID-19. Il nuovo modulo è scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale del Ministero dell’Interno.
Così come per il precedente modello, i cittadini italiani devono portare con sé questo documento, scaricarlo, stamparlo e tenerlo a portata di mano. La dichiarazione consta innanzitutto di una sezione in cui è necessario inserire una serie di dati: nome e cognome, luogo di nascita, indirizzo, numero di identificazione. Successivamente viene spiegato il senso del documento, in cui il firmatario afferma di conoscere le misure di contenimento del coronavirus in Italia.
Vengono anche menzionate le sanzioni a cui si è esposti in caso si dichiari il falso sulla necessità di uscire di casa. Chiunque violi le norme può rischiare fino a tre mesi di prigione ed essere accusato di un crimine contro la salute pubblica, oltre ad una multa di 206 euro. Nel caso in cui non si è in possesso di una stampante e ci trovassimo di fronte alle forze dell’ordine, è possibile consegnare loro una dichiarazione verbale trascritta sulla quale verranno poi attuate le varie verifiche per non incorrere in affermazioni mendaci.
Inoltre, secondo quanto afferma Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno, ”il nuovo modello prevede anche che l’operatore di polizia controfirmi l’autodichiarazione, attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo il cittadino viene esonerato dall’onere di allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità”. È necessario ricordare di uscire solo in caso di estrema necessità, di limitare la circolazione e i contatti sociali, di rispettare rigorosamente le indicazioni degli esperti e di collaborare per fermare la diffusione del virus che, ad oggi, ha causato il decesso di 2.503 e contagiato 31.506 persone.