Coronavirus: Niccolò riesce a tornare in Italia grazie al volo in biocontenimento

Niccolò, il ragazzo friulano che due volte non è potuto tornare in Italia a causa del Coronavirus, sta tornando in patria con l'aereo dell'aeronautica militare.

Coronavirus: Niccolò riesce a tornare in Italia grazie al volo in biocontenimento

Il Coronavirus ha bloccato i viaggi di molte persone, tra cui anche l’italiano Niccolò rimasto bloccato a Wuhan. Per il rientro in Italia, Niccolò è stato trasportato su un aereo dell’aeronautica militare. L’atterraggio avverrà a Pratica di Mare, e sarà Luigi Di Maio ad accoglierlo di persona. Il ragazzo, di 17 anni, affronterà l’intero viaggio in isolamento all’interno di un’apposita struttura di biocontenimento. 

Le fasi successive all’atterraggio saranno il trasporto allo Spallanzani, nel quale verrà tenuto in quarantena per 14 giorni. Dopo il trascorrere di questo periodo, potrà tornare a condurre una vita normale se non ci dovessero essere particolari problemi.

Niccolò: il ragazzo bloccato a causa della febbre a Wuhan

Il ragazzo è di origini friulane e per ben due volte si è visto rifiutare la richiesta di tornare in Italia perché, nel momento delle verifiche, entrambe le volte aveva la febbre. La terza volta, però, è riuscito a guarire e ha ottenuto il permesso di salire sul Boeing KC-767. 

Niccolò non ha sintomi da Coronavirus e, dunque, l’esito delle analisi è stato negativo. Nonostante ciò, si è deciso di proseguire con la massima tutela, tenendolo in isolamento. Per trasportare il ragazzo è stata utilizzata una barella ricoperta con una “cover” in PVC. Grazie ad essa è possibile tenere sotto controllo più facilmente la salute di Niccolò.

La febbre che aveva riscontrato le prime due volte non era neanche costante: era ad intermittenza e risaliva ogni volta che veniva controllato. I due aerei, su cui non è potuto salire Niccolò, avevano riportato in Italia 64 concittadini che sono tutt’ora in quarantena. Per quanto riguarda i genitori, invece, è ancora presto per poterlo abbracciare e rivedere. Date le difficoltà iniziali, l’aeronautica aveva provato ad inviare prima l’aereo, tuttavia la congestione del traffico aereo dovuto al trasporto di beni di prima necessità per il Paese aveva provocato importanti ritardi.

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