Coronavirus: nessuna certezza sulla fase 2

Il 4 maggio 2020: potrebbe essere questa la data della vera ripartenza. "Con cautela e gradualmente". L'unica certezza della fase 2 è che ogni singolo cittadino dovrà continuare a rispettare le norme anti contagio previste dal Ministero della Salute.

Coronavirus: nessuna certezza sulla fase 2

Siamo ancora nel picco emergenziale legato alla diffusione del covid-19: nella giornata di ieri 6 aprile i morti sono stati pari a 636 (il giorno precedente il 5 aprile, erano pari a 525). Sebbene, per il terzo giorno consecutivo si sia registrato il calo dei posti in terapia intensiva. Intanto, il Governo annuncia che è in programmazione la fase 2 indirizzata ad allentare alcune misure. Il calendario della fase 2 dovrebbe prendere inizio nelle settimane dopo la Pasqua, con le autorizzazioni di apertura per le prime aziende.

Al momento, l’unica certezza della fase 2 è che ogni singolo cittadino dovrà continuare a rispettare le norme anti contagio previste dal Ministero della Salute.

Il comitato tecnico scientifico (un gruppo di esperti creato il 3 febbraio per formulare consigli e indicazioni sulle misure necessarie da adottare per fronteggiare la diffusione del nuovo Coronavirus) è al lavoro per l’attuazione della fase 2: nei prossimi giorni, infatti, invierà un documento ufficiale di norme al governo.

Per effetto del DPCM 1° aprile 2020, tutte le misure per contrastare il diffondersi del contagio da Coronavirus sono prorogate fino al 13 aprile 2020. A ieri, 6 aprile, il ministro della Salute Speranza afferma: “Il pericolo non è scampato. Ci aspettano mesi ancora difficili. Il nostro compito è creare le condizioni per convivere con questo virus“. Per Franco Locatelli, il nuovo direttore del Consiglio Superiore di Sanità, sarà fondamentale continuare a rispettare misure di distanziamento, senza le quali si sarebbero avuti 30 mila morti in più.

Secondo i dati aggiornati a ieri sera, 6 aprile, dalla Protezione Civile, il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia è 132.547. Le persone guarite risultano essere pari a 22.837, i deceduti pari a 16.523. Inoltre, la Protezione Civile rende noto che, nella stessa giornata, i tamponi fatti sono stati 34.237. Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 7,8 tamponi fatti.

Continua a leggere su Fidelity News