Coronavirus, le dure parole di un medico di Bergamo: “Dobbiamo scegliere chi curare e chi no, come in guerra” (2 / 2)

Intanto, mentre l’emergenza Coronavirus continua a diffondersi nel mondo, in Israele si sta facendo un passo avanti nella ricerca di un vaccino. Ad annunciarlo sono stati i ricercatori del Galilee Reasearch Istitute (Migal), che hanno parlato di “risultati scientifici che potrebbero portare alla creazione in tempi rapidi di un vaccino contro il coronavirus“. Gli studiosi starebbero lavorando ad un prodotto “figlio” di un vaccino che è stato già sviluppato contro un coronavirus che colpisce il pollame.

Per i ricercatori il meccanismo di infezione usato dai due virus potrebbe essere lo stesso e quindi questa scoperta aumenta le probabilità di ottenere in breve tempo un vaccino per gli umani. Si è in attesa delle approvazioni di sicurezza per eseguire i test in vivo ed avviare la produzione.

Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, ha spiegato che il vaccino potrà costare 900 milioni di dollari e per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in tutto sono 20 i prototipi allo studio.

 

Quindi potrebbero essere necessari uno o due anni per arrivare alla fase finale di sviluppo di un vaccino. Il presidente di Farmindustria ha spiegato: “Nel caso del SarsCov2, la sequenza del virus è stata subito resa disponibile dalla Cina e, dopo, il nuovo virus è stato anche isolato e sequenziato in Italia, con un’aggiunta di informazioni e conoscenze“.

Questo significa che “si è iniziato a lavorare ad un vaccino molto presto ed ora si è già molto avanti, tanto che alcuni prototipi potrebbero arrivare alla fase dei test clinici sull’uomo entro pochi mesi“.