Coronavirus, in 200 al funerale del sindaco di Saviano: ora il comune rischia di diventare zona rossa

A Saviano, un piccolo comune di Napoli, è stato celebrato il funerale del sindaco Carmine Sommese, creando assembramenti di circa duecento persone vietati dalle ultime leggi.

Coronavirus, in 200 al funerale del sindaco di Saviano: ora il comune rischia di diventare zona rossa

Da oggi Saviano, un piccolo comune della zona di Napoli, potrebbe diventare zona rossa. Nelle ultime ore Francesco Emilio Borrelli, del partito politico “Davvero Verdi“, ha pubblicato sui social network un video in cui circa duecento persone, con tanto di palloncini tricolore e musica, hanno partecipato al funerale del sindaco Carmine Sommese, scomparso in questi giorni a causa del Coronavirus.

Il consigliere regionale però ci tiene a denunciare sia gli organizzatori che i partecipanti a questo funerale. Ad aggravare questa situazione è la presenza degli uomini delle forze dell’ordine al funerale, che quindi non sono intervenuti per evitare l’ammassamento di persone.

Le parole di Vincenzo De Luca

In un comunicato, il governatore della regione Campania rivela: “Ho già avuto uno scambio di opinioni con il Prefetto sulla vicenda di Saviano. Sono state violate evidentemente e in maniera grave, disposizioni di legge. E abbiamo condiviso la valutazione sulla gravità della violazione di norme”.

Aggiunge che la Prefettura di Napoli, insieme all’impegno dell’arma dei carabinieri, sta facendo tutte le verifiche del caso. Nei prossimi giorni valuteranno se il comportamento tenuto dai cittadini di Saviano possa aver messo a rischio la salute di una zona intera e, nel caso, prenderanno le decisioni opportune.

Il commento del prefetto e del vice sindaco

In una nota Marco Valentini, il prefetto di Napoli, considera molto grave questo accaduto, dando particolare riguardo alla presenza del vice sindaco con la fascia tricolore, accusandolo di non dare il buon esempio agli altri cittadini italiani che non hanno potuto celebrare i funerali dei loro cari scomparsi per lo stesso motivo.

Il vice sindaco Carmine Addeo cerca però di giustificarsi: “Tutto quello che naturalmente si è verificato, con la mobilitazione spontanea ed emotiva dei cittadini, non è assolutamente riconducibile alla nostra iniziativa, che non aveva nessun intendimento di organizzazione di evento pubblico”. L’obbiettivo, continua, era solamente quello di consegnare la fascia cittadina alla sua famiglia, con i consiglieri che avrebbero voluto soltanto salutare il passaggio del feretro davanti al comune prima di giungere al cimitero.

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