Coronavirus, il virologo Pregliasco: "Temo che il virus ci terrà compagnia per un anno o due"

Hanno creato grande preoccupazione le dichiarazioni del virologo Fabrizio Pregliasco nel corso del suo intervento nella trasmissione "Di martedì", condotta da Giovanni Floris.

Coronavirus, il virologo Pregliasco: "Temo che il virus ci terrà compagnia per un anno o due"

Hanno creato grande preoccupazione le dichiarazioni del virologo Fabrizio Pregliasco, il quale ha voluto fare il punto della situazione in merito alla minore aggressività del virus, a dimostrazione del fatto che il peggio sarebbe passato. Ma la risposta del luminare provoca delle perplessità, come dimostra il suo intervento nella trasmissione di La 7, Di martedì” condotta dal giornalista Giovanni Floris.

Il virologo ha fatto notare i cambiamenti presentati dal virus, con la speranza che, divenendo meno pesante, si modifichi completamente. Pregliasco ha fatto intendere di non potersi sbilanciare sulla possibilità che possa arrestarsi del tutto questo virus. Queste le parole al riguardo del luminare, il quale ha affermato: “Questi virus tendono a diventare più buoni, più diffusivi ma con meno complicanze, questo lo vedremo, ci sta veramente spiazzando”.

Le dichiarazioni del virologo e la necessità di prepararsi al peggio

Fabrizio Pregliasco ha posto l’accento sul modo in cui questo virus ha spiazzato gli stessi virologi: “Caratteristiche che non vedevamo, rispetto ad altri anni, rispetto a modalità con cui si diffonde, gli asintomatici in particolare”. Nel corso del collegamento con Giovanni Floris, Pregliasco ha mostrato i propri timori sulla possibilità che questo virus possa essere presente ancora per molto tempo.

Queste sono state le dichiarazioni del ricercatore, il quale ha posto l’accento sul timore che questo virus possa farci compagnia per uno oppure due anni, facendo un confronto con le pandemie del passato, caratterizzate da un’altra ondata.

Fabrizio Pregliasco ha spiegato che queste sue parole vogliono sottolineare la necessità di farsi trovare pronti nel caso di una nuova ondata: “Spero di non essere menagramo, ma dico dobbiamo preparaci al peggio, nella speranza e nell’ipotesi che si fa strada di una situazione più tranquilla, più gestibile, seppur con grande attenzione all’autodeterminazione di ognuno di noi”.

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