Coronavirus: il Cotugno di Napoli spinge per la terapia col plasma dei guariti

Il team del Cotugno di Napoli sarebbe pronto a partire con la sperimentazione del plasma iperimmune prelevato dal sangue di chi ha già contratto il covid 19 ed è guarito. Si attende il via del Comitato etico

Coronavirus: il Cotugno di Napoli spinge per la terapia col plasma dei guariti

L’ospedale Cotugno di Napoli vuole testare la terapia al plasma usando il sangue dei pazienti già guariti dal Covind 19. Ad essere candidati coloro che presentano una carica anticorpale notevole, il che dà origine alla definizione di plasma iperimmune, perchè soltanto così si potrebbero guarire altri ammalati. Sarebbe questa una terapia più aggressiva per chi versa in gravi condizioni.

“Non essendo stata trovata ancora una terapia idonea, un vaccino, si sperimentano varie soluzioni” ha dichiarato Nicola Maturo, responsabile del Pronto Soccorso ed infettivologo dell’ospedale Cotugno di Napoli, che in prima linea sta lottando contro il Coronavirus.

Una struttura con personale che lavora già da settimane a sperimentazioni audaci, come quella dell’uso del farmaco Tocilizumab, in collaborazione con il Pascale. Sperimentazione che ha avuto un grande successo e che ha portato alla guarigione di diversi pazienti, alcuni dei quali in gravi condizioni.

Adesso il team attende la decisione del Comitato etico, che deve dare il via libera alla sperimentazione per poter combattere in questo modo, con un’arma in più, il virus che sta spaventando tutto il mondo. In alcune regioni, però, la sperimentazione sembrerebbe essere già partita, cosa che fa ben sperare in un buon esito e buone notizie per chi contrae il Covid 19.

Nel caso in cui il Comitato etico desse parere positivo il team del Cotugno sarebbe già pronto a partire con la sperimentazione su quei soggetti più gravi per i quali una carta in più da giocare sarebbe estremamente importante.

Non resta, quindi, che attendere le prossime settimane per sapere se il plasma iperimmune può realmente costituire un’arma contro il coronavirus, dando così speranza al mondo intero.

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