Un coro a tutti gli effetti, con tanto di maestro che li dirige, è il “Coro Che Non C’è“: soltanto che in questa occasione di emergenza sanitaria invece di cantare l’uno accanto all’altro, ciascuno canta da casa sua. I ragazzi provenienti da alcuni licei e università di Roma cantano “Helplessly Hoping di Crosby, Still & Nash, nella versione a cappella degli Homefree“, scrive Associazione Decanto sul proprio canale YouTube. La regia e montaggio sono di Leonardo Ciamberlini.
La videoconferenza in questo tempo di isolamento causato dal coronavirus è diventata lo strumento tra i più utilizzati nell’ambito della scuola, del lavoro, per fare una chiacchierata con gli amici e anche per cantare. I giovani del “Coro Che Non C’è”, hanno pensato di cantare e registrare la loro voce, ciascuno dalla propria abitazione, con il testo “Helplessly Hoping”, Sperando impotenti.
I ragazzi hanno saputo mettere il meglio di sé stessi e dare significato alle parole anche con l’espressione. Gli studenti romani, scrive Aleteia, ci dicono che “l’Italia non si ferma“, nonostante le fatiche di questi giorni, con – tra i commenti al video – Rosa che scrive: “They are for each other, quale miglior messaggio in questo momento!”.
Nel video ci sono studenti di vari istituti romani: Albertelli, Visconti e De Sanctis, Calamendrei, Keplero, Mamiani, Virgilio e alcuni studenti universitari e anche un infermiere. Direttore del coro è il maestro Dodo Versino che sa coinvolgere i giovani tanto nel piano artistico quanto in quello umano e aggregativo. Il gruppo si riconosce come un gruppo di amici.
Il “Coro Che Non C’è” ha cominciato a farsi conoscere con il video “Queencubo”, a settembre 2019, poi ha partecipato, su Canale 5, al talent show “Tu Sì Que Vales”. Il successo del coro è andato crescendo: si è esibito nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme e al Quirinale, dove ad ascoltarlo c’era il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.