Si comincia a fare delle ipotesi riguardo al periodo in cui arriverà il picco massimo del Covid-19. Se ne sta occupando il team dell’Università di Genova che si compone di infettivologi, esperti di sistemi complessi e informatici. Finora questo gruppo ha dimostrato di averlo previsto in maniera impeccabile, con un margine di errore piuttosto accettabile. Dagli studi effettuati si prevede che si raggiungerà il picco nel periodo intermedio tra il 23 e il 25 marzo.
In merito a tale ipotesi è intervenuto Flavio Tonelli, professore di simulazione dei sistemi complessi, che ha voluto fare alcuni chiarimenti al riguardo. Il professore dell’università di Genova che ha affermato: “Aver superato il picco non vorrà dire essere usciti dall’emergenza ma solo che l’epidemia ha iniziato a rallentare e che di li a pochi giorni raggiungeremo anche il picco di saturazione delle unità di terapia intensiva e media, con sbilanciamenti regionali significativi”.
Le parole del professor Tonelli
Tonelli ha realizzato questo modello, di concerto con il professor Andrea De Maria, che si occupa di malattie infettive nell’ateneo genovese. Il professor Tonelli ha parlato di alcuni fattori, attraverso i quali è studiato il modello come la data d’inizio dell’epidemia, la capacità di contagiare altri soggetti, la mortalità, i giorni necessari per l’incubazione, quelli di degenza e il numero dei casi gravi.
Queste sono le parole di Tonelli, che ha fatto il punto della situazione: “Abbiamo sperimentato questo approccio già nel mese di febbraio sui dati provenienti dalla Cina”.
Ha continuato dicendo che, all’inizio del mese di marzo, il modello numerico ha dato la possibilità di fare una proiezione del virus fino alla fine del mese di aprile. I ricercatori hanno ipotizzato tre scenari, il secondo dei quali è quello peggiorativo, secondo il quale il picco si toccherebbe il 23 marzo, con più di 5000 nuovi casi.