Un team di importanti medici cinesi è atterrato a Roma due giorni fa per aiutare l’Italia ad affrontare l’escalation dell’epidemia di Coronavirus. La delegazione costituita da nove esperti e guidata dal vicepresidente della Croce rossa cinese, Yang Huichuan, ha svolto un ruolo cruciale nella gestione dell’emergenza del Coronavirus in Cina ed ora condividono la loro esperienza per aiutare l’Italia a superare questa emergenza. I dottori hanno donato anche tonnellate di aiuti medici, tra cui macchine respiratorie, decine di migliaia di mascherine e altre attrezzature ospedaliere vitali, che saranno distribuite dalla Croce Rossa italiana.
Come accaduto in Cina, il governo italiano ha adottato misure molto restrittive per cercare di fermare questa pandemia, limitando i movimenti delle persone a livello nazionale, chiudendo scuole, università, cinema, musei, teatri e tutte le attività che non offrono servizi essenziali, sospendendo gli incontri pubblici e gli eventi sportivi. Tutto allo scopo di impedire che il numero di contagiati continui a crescere in modo incontrollato, come successo finora, giorno dopo giorno.
Gli esperti cinesi, però, in visita nella sede della Croce rossa di via Ramazzini a Roma, affermano che per le strade circolano ancora troppe persone. “Da quanto abbiamo potuto vedere fino ad ora e in base alla nostra esperienza, per strada ci sono ancora troppe persone e comportamenti da migliorare”. Questo è quanto appurato nei primi giorni di permanenza nella capitale dai medici cinesi Liang Zongan, professore di medicina polmonare all’ospedale di Sichuan, e Xiao Ning, vicedirettore dell’Istituto Nazionale delle malattie parassitarie e del centro nazionale per la prevenzione. Inoltre i due esperti asseriscono che non tutta la gente in strada è munita di mascherine o che addirittura le indossano in maniera scorretta, che bisogna arieggiare gli ambienti di casa ed evitare assolutamente assembramenti, eventi e riunioni.
I medici cinesi riferiscono che ci sono ancora troppi comportamenti irresponsabili e solo con la collaborazione di tutta la popolazione e rispettando rigorosamente queste indicazioni è possibile contenere il contagio e vincere la battaglia contro il Covid-19. Oggi il team di esperti cinesi è atteso allo Spallanzani per confrontarsi ed aiutare i colleghi italiani nel percorso diagnostico e terapeutico da seguire per la lotta contro il virus. Nei prossimi giorni raggiungeranno anche le città di Padova, Milano e Bergamo.
Al momento l’Italia conferma di essere la nazione più colpita al mondo dopo la Cina, con il secondo numero più alto di casi di Coronavirus; infatti sono stati segnalati 17660 casi, di cui 1266 decessi e 1439 guariti, secondo i dati forniti dal governo in data 13 marzo 2020. Intanto giungono però buone notizie che fanno ben sperare: Vo’ Euganeo, focolaio veneto, al momento non registra nessun nuovo caso di positività grazie alla quarantena applicata e i pazienti positivi ricoverati allo Spallanzani sono in totale 99, numero invariato rispetto a quello segnalato venerdì.