Coronavirus, i dati del 22 novembre: 28.337 nuovi contagi e 562 decessi

Aumenta il rapporto tra positivi e tamponi effettuati, attualmente al 15%. Salgono anche i ricoveri in terapia intensiva di 43 unità, 216 sono quelli ordinari.

Coronavirus, i dati del 22 novembre: 28.337 nuovi contagi e 562 decessi

Continua ad avanzare nel nostro Paese la pandemia provocata dal coronavirus Sars-CoV-2. Oggi 22 novembre si registrano 28.337 nuovi casi su 188.747 tamponi effettuati. Il rapporo tra positivi trovati e test effettuati è del 15%. Nelle ultime 24 ore sono aumentati anche i ricoveri in terapia intensiva di 43 unità, mentre sono 216 le persone ricoverate nei reparti di medicina ordinaria a causa del Covid-19 nell’ultima giornata.

Oggi si registra un netto calo delle infezioni, che ieri 21 novembre erano state 34.767. I casi attualmente positivi sono 805.947. Di questi, 34.279 sono i pazienti ricoverati in ospedale con sintomi e 3.801 quelli in terapia intensiva.

La Lombardia resta la regione più colpita

Oggi 22 novembre si registra anche un calo delle infezioni in Lombardia, che continua ad essere la regione più colpita dalla pandemia in Italia. Nel territorio lombardo nelle ultime 24 ore si sono registrati 5.094 nuovi casi. La seconda zona d’Italia più colpita dal virus risulta essere la Campania, con 3.217 positivi registrati nella giornata appena trascorsa. Rimane stabile la situazione in Veneto, con 2.956 casi registrati oggi 22 novembre.

A Sud della Penisola la Puglia continua ad essere una regione osservata speciale, in quanto sempre nella giornata di oggi 22 novembre ha fatto registrare 1.327 nuovi contagi. La situazione epidemiologica viene costantemente monitorata dalle autorità sanitarie locali e nazionali, che continuano a sensibilizzare la popolazione sui corretti comportamenti da seguire per poter evitare il contatto con il virus. Resta utile infatti lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche, o con acqua e sapone, e indossare sempre la mascherina anche all’aperto. 

La pandemia e la scuola

La pandemia sta portando a modificare alcuni nostri comportamenti, ma anche il mondo della scuola. Per questo la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, nelle scorse ore è intervenuta sulla questione, informando l’opinione pubblica che studenti e studentesse hanno bisongo di rientrare a scuola il prima possibile. I ragazzi, infatti, in questo ultimo periodo stanno facendo didattica digitale a distanza

A breve dovrebbero arrivare i vaccini contro il Sars-CoV-2

Nel frattempo l’Agenzia Italiana del Farmaco è intervenuta sulla questione vaccini, affermando che non è stata saltata nessuna tappa sugli studi. La fase 3 “ha comportato studi randomizzati su decine di migliaia di persone” – così fanno sapere gli esperti. Già nella giornata di ieri 21 novembre il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha affermato che dal prossimo gennaio nel nostro Paese partirà una vasta campagna vaccinale contro il Covid-19.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, intervendo in videoconferenza al summit del G20 che si è svolto a Riad (Arabia Saudita) ha riferito che l’accesso ai vaccini dovrebbe essere universale ed equo. Il Premier ha detto che l’Italia, nei prossimi mesi, si impegnerà ad affrontare le sfide che saranno legate all’emergenza sanitaria.

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