Coronavirus: gli ospedali italiani lanciano SOS mascherine

Sono arrivati a 24.747 i pazienti totali positivi in Italia al virus che ha scatenato la pandemia. Le persone guarite sono pari a 2.335 e i decessi pari a 1.809.

Coronavirus: gli ospedali italiani lanciano SOS mascherine

Alle ore 18:00 di ieri 15 marzo, in Italia le persone contagiate da Coronavirus erano pari a 24.747. Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono principalmente in Lombardia, essi sono pari a 10.043, 2.741 in Emilia-Romagna e 1.989 in Veneto. In totale, le persone guarite sono pari a 2.335. I deceduti sono 1.809, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

La Lombardia resta dunque la regione più colpita dal Coronavirus. In particolare, nella città di Bergamo, i morti sono arrivati a una media di 50 al giorno. Nei prossimi giorni è attesso un boom di contagi da Covid-19 nel Centro-Sud, dovuto all’effetto assembramento dello scorso weekend, quando molte persone del Nord sono partite in treno o in pulman verso le regioni del Sud Italia.

Gli ospedali italiani, inoltre, lanciano un SOS a causa della mancanza di mascherine. I sindacati questa mattina hanno scritto al Ministro Conte, ritenendo intollerabile la mancanza di mascherine, necessarie per chi è esposto in prima linea in questa battaglia per salvare vite umane.

In particolare, la Regione Lombardia ha indetto gare per oltre 21 milioni di mascherine e “finora ne sono state consegnate 1.803.360“, ha detto in conferenza stampa l’assessore al Bilancio della Lombardia Davide Caparini, spiegando che l’obiettivo è di renderle disponibili non solo per i sanitari, ma per tutti. Intanto, c’è anche chi cerca di speculare sulla vendita di mascherine contraffate e non efficaci.

In particolare, a Roma la Guardia di Finanza ha scoperto e smantellato una sartoria che produceva mascherine inadeguate. A Guidonia Montecelio una farmacia vendeva le mascherine a 35 euro l’una (su Internet circolava un annuncio di un particolare tipo di mascherina dal prezzo di 600 euro). A Como, inevece, è stata requisita una produzione pronta per l’esportazione in Svizzera.

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