Coronavirus, festa con brindisi in ospedale a Roma: 9 medici contagiati

Continua senza sosta il numero dei contagi e dei deceduti a causa del Coronavirus. Complici dei contagi sono anche i comportamenti sconsiderati, come quello avuto da alcuni medici di un reparto dell'Umberto I di Roma.

Coronavirus, festa con brindisi in ospedale a Roma: 9 medici contagiati

La nuova piaga che ha interessato la Cina, l’Italia e tutto il pianeta, continua inesorabile la sua avanzata, complice anche la poca osservanza delle norme igieniche volte a preservare dal contagio. Numerosi sono stati i passi avanti nel tentativo di arginare le numerose infezioni da Coronavirus, tanto è stato fatto, molto resta ancora da fare.

Nonostante la chiusura forzata di gran parte degli esercizi commerciali da parte del premier Giuseppe Conte, c’è ancora chi, nonostante il divieto categorico e l’invito di restare a casa, preferisce violare le norme ed uscire, noncurante del pericolo che incombe. 

Certe volte le regole vengono violate proprio da chi invece dovrebbe essere fonte di esempio e di rettitudine. Si viene da poco a sapere infatti che a Roma, in un reparto dell’Umberto I, alcuni medici hanno festeggiato la fine degli studi di una specializzanda, non osservando le giuste norme di prevenzione dal contagio.

I festeggiamenti si sono consumati infatti con tanto di spumante, con inevitabili assembramenti. Il rischio era alto, il risultato è stato inevitabile: ben 9 medici di quel reparto, a seguito del tampone, sono risultati tutti positivi. Un fatto davvero grave, come spiega anche al quotidiano “Il Messaggero” il direttore generale Vincenzo Panella.

Il direttore infatti si scaglia in maniera dura contro i medici risultati positivi a causa di un comportamento molto poco cauto, quasi sconsiderato, affermando: “Ci siamo trovati di fronte a un comportamento gravissimo, totalmente privo di prudenza che va stigmatizzato, messo in atto da coloro che per primi dovrebbero essere consapevoli dei pericoli.

Il diretto generale aggiunge inoltre che la storia non finisce così, in quanto molti di questi medici risultati positivi effettuano tante visite in maniera privata, al di fuori delle mura ospedaliere, soprattutto presso le case di cura: quindi non sarà possibile quantificare il reale numero dei pazienti che saranno dei potenziali contagiati, facendo dunque dilagare sempre di più la macchia dei contagi da Coronavirus.

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