Coronavirus: dal pipistrello all’uomo, lo affermano dei ricercatori italiani

All'Università Campus Bio-Medico di Roma, un team guidato dal professor Massimo Ciccozzi, studiando il Nuovo Coronavirus, avrebbe identificato che il contagio è partito dal pipistrello.

Coronavirus: dal pipistrello all’uomo, lo affermano dei ricercatori italiani

Mentre nel capoluogo della provincia di Hubei, a Wuhan, in Cina, la costruzione di due ospedali prosegue a ritmo serrato per accogliere le persone contagiate dall’epidemia del nuovo Coronavirus, in molti Paesi si studia come sconfiggere il virus che, a partire dalla Cina, sta diffondendosi rapidamente in tutto il mondo suscitando preoccupazione ovunque.

Il nuovo Coronavirus i cui effetti possono portare alla polmonite di Wuhan spaventa: come nel 2002 un virus dello stesso genere era stato identificato come responsabile delle gravi epidemie di SARS, mettendo a dura prova i ricercatori.

Lo studio dei ricercatori a Roma

Tra i Paesi impegnati nella ricerca c’è anche l’Italia. A Roma, presso l’Università Campus Bio-Medico, un team di ricerca, guidato dal professor Massimo Ciccozzi, proprio qualche giorno fa, “ha individuato la mutazione della proteina del virus che ha permesso il passaggio dal pipistrello all’uomo”, scrive La Repubblica pubblicando un video del team su YouTube.

Domenico Benvenuto, primo firmatario della ricerca e studente al sesto anno di Medicina e Chirurgia, ha spiegato con convinzione che dalla mutazione della proteina del virus: “è partito il contagio e la diffusione”. Il professore che segue il team ha spiegato che il gruppo sta studiando il genoma virale, che può dare diverse informazioni e per questo lo definisce “una sorta di ‘libretto d’istruzioni‘ del virus”. I ricercatori lo hanno in qualche modo preso in mano cercando di capire e di vedere cosa stesse facendo.

La professoressa Silvia Angeletti ha fatto una riflessione su un dato di fatto che mette un po’ di speranza: il numero di morti è equiparabile a quello delle persone giudicate guarite: questo fatto conferma che le misure di contenimento adottate stanno funzionando.  Il professor Ciccozzi ricorda che “contenimento e quarantena” sono decisivi in questa fase, perché “meno il virus si propaga e meno muta, meno muta e meno diventerà letale“.

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