Coronavirus: cambia ancora il modulo di autodichiarazione

Cambia ancora, per la quarta volta, il modulo di autodichiarazione necessario per giustificare l'abbandono della propria abitazione. Una modifica necessaria per introdurre maggiore rigore nel fermare chi non rispetta le regola

Coronavirus: cambia ancora il modulo di autodichiarazione

Il modulo di autocertificazione cambierà per la quarta volta. Ad annunciarlo il capo della Polizia Franco Gabrielli durante un intervento a SkyTg24.

Ormai tutti sappiamo che in questa emergenza coronavirus ogni spostamento deve essere accompagnato da un modulo di autocertificazione in cui viene dichiarata l’esigenza che ha indotto ad abbandonare la propria abitazione. Che sia per lavoro, per esigenze mediche o per fare la spesa, infatti, è necessario avere con sé questo modulo già compilato. Modulo che adesso subirà la sua quarta modifica.

“Sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizione e noi dobbiamo aggiornare il modulo,anche per intercettare i quesiti che arrivano dai cittadini” ha dichiarato Gabrielli.

Il problema è legato in larga misura al tentativo di contenere la tendenza dilagante a trasgredire alla quarantena e le sue norme approfittando di quale falla di questo documento.

“Ci sono le straordinarie persone che combattono negli ospedali e poi c’è un’altra battaglia che vede impegnati i nostri uomini, quella di spezzare la catena del contagio, perseguendo i furbi, chi con comportamenti sbagliati introduce un vulnus al sistema che può vanificare gli sforzi che si stanno facendo” continua Gabrielli.

Una situazione preoccupante, quindi, dal momento che secondo quanto dichiara il capo della Polizia ad oggi i denunciati per aver infranto la regola sono ben 110 mila. In tanti rispettano le regole, quindi, ma c’è una discreta fetta della popolazione italiana che invece si comporta in maniera negativa e sembra essere refrattaria ai divieti. Il nuovo modulo di autodichiarazione (disponibile qui) prevede quindi delle sanzioni ancora più rigorose, che vanno da 400 a 4000 euro, aumentata di un terzo qualora si utilizzino i veicoli. Per la violazione della quarantena, inoltre, è previsto un arresto da 3 a 18 mesi ed il pagamento da 500 a 5 mila euro.

Un rigore che si rende necessario, quindi, per poter arginare i trasgressori e consentire al nostro paese di uscire da questa emergenza sanitaria prima possibile.

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