Coronavirus, annullate le multe emesse durante la quarantena: "Stato di emergenza illegittimo"

Una decisione che verrà apprezzata da molti: le multe effettuate durante lo stato di emergenza a causa del Coronavirus saranno annullate. Vediamo la notizia nel dettaglio.

Coronavirus, annullate le multe emesse durante la quarantena: "Stato di emergenza illegittimo"

E’ successo a Frosinone, dove il Giudice di Pace ha stabilito che le multe effettuate durante la quarantena in seguito all’emergenza Coronavirus devono essere annullate. Il motivo è che, secondo il codice della Protezione Civile si può intervenire in tal senso solo “per calamità naturali o danni provocati dall’uomo, ma non in ambito sanitario“.

Una decisione storica che è destinata a far discutere e sollevare polemiche, ma questo è ciò che ha deciso il giudice di pace del tribunale di Frosinone, Emilio Manganiello. E’ giunto a questa conclusione ritenendo che le calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia, così come si legge nel codice della Protezione Civile, non hanno nulla a che vedere con la pandemia che si è dovuta fronteggiare, infatti questo stato di allerta rientrerebbe nell’ambito delle emergenze sanitarie.

Coronavirus, la decisione del giudice di pace di annullare la multa durante l’emergenza sanitaria

Per la precisione, il giudice di Frosinone ha annullato la multa di un padre e di una figlia che erano stati fermati e sanzionati quando, durante il lockdown, si erano recati ad una fontanella per un rifornimento di acqua – così come riportato da “FrosinoneToday” – e ha rigettato la sanzione di 400 euro a persona illustrandone i motivi secondo la sentenza 516/2020.

Questa sentenza non considera illegittima la decisione secondo il Dpcm del premier Giuseppe Conte, ma addirittura fa capo al codice della Protezione Civile che ritiene l’emergenza sanitaria uno stato non idoneo per procedere e intervenire a livello di sanzioni e multe.

Resta ora da vedere soltanto se, visto e considerato che si sta parlando di sentenze di primo grado, questa decisione verrà impugnata dalla Procura di Frosinone. Certo è che, dopo questo precedente, in molti percorerrano tale strada e si potrebbe aprire un lungo e tortuoso percorso di reclami e richieste di annullamento.

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