Coppia dell’acido, la Cassazione conferma: "Il bimbo di Martina Levato e Alexander Boettcher è adottabile"

Secondo i giudici in caso contrario sarebbe costretto a dover fare i conti con i delitti dei suoi genitori. Respinti i ricorsi dei nonni che si proponevano come nuovi tutori. I legali della ragazza faranno ricorso alla Corte Europea dei diritti umani

Coppia dell’acido, la Cassazione conferma: "Il bimbo di Martina Levato e Alexander Boettcher è adottabile"

La Corte di Cassazione ha confermato l’adottabilità del bambino della coppia dell’acido. Quest’ultimo, nato dalla relazione tra Martina Levato e Alexander Boettcher, avrà dunque dei nuovi genitori. La Suprema Corte ha respinto anche i ricorsi dei nonni del bambino che si proponevano come nuovi tutori legali del bambino.

A marzo dello scorso anno, la Corte d’appello aveva confermato l’adottabilità del bimbo, che ormai ha due anni e mezzo (è infatti nato nel mese di agosto del 2015) e ha sempre vissuto in una casa famiglia, ricevendo periodicamente le visite di genitori e nonni.

La decisione della Suprema Corte è stata “ispirata alla valutazione del superiore interesse del minore”. Per tutelare il bambino, dunque, ci sarà un’adozione, perché secondo i giudici “se rimanesse legato alla famiglia di origine, inevitabilmente sarebbe costretto a confrontarsi con la drammatica storia familiare dei suoi genitori”.

Il bambino della coppia dell’acido sarà adottato

Laura Cossar, avvocato della mamma del piccolo, ha annunciato che farà immediatamente ricorso alla Corte Europea dei diritti umani. 

I giudici di merito hanno valutato i gravissimi comportamenti delittuosi della Levato con in grembo il piccolo, dato che lei era perfettamente consapevole della gravidanza, e le anomalie del carattere di entrambi i genitori, sebbene non integranti patologie psichiatriche definite.  Hanno perciò valutato i negativi effetti sulla loro capacità genitoriale, escludendo che siano in grado di garantire al bambino uno sviluppo psicofisico sereno ed equilibrato negli anni più delicati del suo percorso di crescita. 

Anche la lunga durata delle pene detentive sembra aver inciso sulla decisione della Corte. Martina dovrà infatti scontare un totale di 20 anni di carcere, mentre il suo ex amante Boettcher ha accumulato condanne complessive per un totale di 37 anni di reclusione.

Secondo i giudici, infine, neanche i nonni sembrano aver preso coscienza della gravità delle azioni della propria figlia, e sono perciò stati ritenuti inadeguati per l’affidamento del bambino. 

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