Coop ritira in via precauzionale crostata alla ciliegia: rischio chimico

La nota catena alimentare ha annunciato il ritiro di un preciso lotto di crostata alla ciliegie venduta in alcuni supermercati del nord Italia: ecco i dettagli.

Coop ritira in via precauzionale crostata alla ciliegia: rischio chimico

E’ stato deciso solo in via precauzionale il ritiro di un lotto di crostata alla ciliegia con marca Coop. Il rischio collegato – e che ha fatto prendere la drastica decisione al managment della nota catena alimentare – è di natura chimica. A dare comunicazione della decisione è stata la stessa azienda direttamente dal proprio portale web. 

I consumatori devono quindi fare attenzione ad un particolare lotto con una percentuale di confettura di ciliegia pari al 28%. Il lotto di crostata ritirata è del marchio Lago, presente in alcuni punti vendita della catena. Il produttore ha deciso di ritirare il prodotto dal mercato solo a livello precauzionale. 

Infatti sarebbe stata rinvenuta una sospetta traccia di ossido di etilene in alcuni ingredienti utilizzati per la preparazione del dolce. Il prodotto che è oggetto del richiamo è venduto in confezioni da 350 grammi e contrassegnato dal seguente numero di lotto: 21159. La crostata in questione è stata prodotta dalla ditta Lago group spa, con sede a Galliera Veneta, provincia di Padova. 

Nel comunicato diramato dalla Coop si legge che non tutti i supermercati della catena sono interessati dal ritiro della crostata. Il provvedimento infatti riguarda soltanto alcuni supermercati dell Gdo dislocati in Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana. Non è la prima volta che si registrano casi di ritiri di prodotti alimentari a causa dell’ossido di etilene. 

Solitamente questa sostanza chimica viene utilizzata per disinfettare o rendere del tutto sterile uno strumento da lavoro. Ma se si abusa dell’ossido di etilene e se ne utilizza una dosa macciccia, superiore a quella consentita, allora scatta l’allarme. La sostanza chimica in questione, infatti, se utilizzata in grosse quantità può avere effetti cancerogeni. 

In aggiunta si sono riscontrati anche effetti mutageni e tossici. Da qui la decisione UE di non consentirne l’uso eccedente determinati limiti. 

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