Consegna il compito in classe e poi cerca di lanciarsi nel vuoto: salvata dai poliziotti

Due agenti della polizia di Stato, Luciano De Leo e Gianluca Piazzolla, hanno impedito a una studentessa di 14 anni di Andria di lanciarsi nel vuoto dal cornicione della scala antincendio di una scuola.

Consegna il compito in classe e poi cerca di lanciarsi nel vuoto: salvata dai poliziotti

In una giornata che avrebbe potuto segnare una tragedia irreparabile, il coraggio e la dedizione di due agenti della polizia di Stato, Luciano De Leo e Gianluca Piazzolla, hanno fatto la differenza, portando alla salvezza di una giovane studentessa di Andria, pronta a compiere un gesto estremo. La drammatica vicenda si è consumata sul cornicione della scala antincendio di un istituto scolastico della cittadina pugliese, dove la ragazza, una studentessa di appena 14 anni, minacciava di gettarsi nel vuoto.

La vicenda ha preso avvio subito dopo che la studentessa, frequentante una scuola superiore, ha consegnato un compito in classe. Richiedendo di potersi allontanare per andare in bagno, la sua prolungata assenza ha destato sospetti in una docente, che prontamente ha sollecitato la verifica della sua presenza. Fu così che emerse la verità: la ragazza si trovava sul cornicione esterno dell’edificio, a un’altezza pericolosa, pronta a lanciarsi nel vuoto.

Un’immediata chiamata al numero d’emergenza 113 da parte del corpo docente ha permesso l’arrivo sul posto di una pattuglia delle Volanti. Contrariamente a ogni aspettativa, il tentativo degli agenti di avvicinarsi è stato inizialmente respinto dalla studentessa, che con fermezza chiedeva di mantenere le distanze, minacciando altrimenti di compiere il gesto disperato.

In un contesto di palpabile tensione, il capo della pattuglia ha avviato una delicata operazione di negoziazione, dimostrando un’incredibile empatia. L’agente, in un gesto di vicinanza, si è liberato dei simboli della sua autorità, come il cinturone e la giubba, e ha aperto il suo cuore alla giovane, raccontandole degli affetti familiari e dei figli coetanei della ragazza. Questo approccio umano ha permesso di instaurare un dialogo sincero, durante il quale la studentessa ha condiviso le motivazioni del suo gesto, trovando finalmente un ascolto autentico.

La negoziazione si è conclusa con un gesto di fiducia reciproca: la ragazza, ormai rassicurata e sfogata, ha esteso la mano verso l’agente, che, con l’aiuto dell’autista della Volante, l’ha delicatamente tratta in salvo, riportandola al sicuro all’interno dell’edificio. Dopo i primi soccorsi forniti dal personale del 118, la studentessa è stata affidata alle cure della famiglia, evitando così che quel giorno si tramutasse in una data di lutto per la comunità di Andria.

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