Tutti ricordano Mario Cipollini, il ciclista in attività dal 1989 al 2005 noto per le sue doti da velocista e per l’immagine di Pamela Anderson seminuda che aveva fatto applicare sotto al manubrio della sua bici. L’ex campione 55enne è stato condannato al tribunale di Lucca a 3 anni di reclusione, oltre al pagamento di un cospicuo risarcimento.
Cipollini è stato riconosciuto in primo grado colpevole di maltrattamenti, stalking, lesioni e minacce nei confronti dell’ex moglie Sabrina Landucci e del nuovo compagno di lei, l’ex calciatore Silvio Giusti. L’accusa aveva chiesto 2 anni e 6 mesi per l’ex ciclista, considerando 2 anni per le lesioni e minacce all’ex moglie e 6 mesi per quelle all’ex calciatore, ma la giudice Felicia Barbieri ha scelto di optare per una pena più severa, arrivando a tre anni complessivi. Inoltre Mario dovrà risarcire 80mila euro all’ex moglie e 5mila euro a Giusti.
“Sono contenta anche se è stato un percorso difficilissimo“, ha commentato a caldo Sabrina, presente in aula al momento della condanna, dopo una lunga vicenda iniziata a gennaio del 2017. Fu allora che la donna, sorella dell’ex calciatore Mario Landucci, ha denunciato l’ex marito Cipollini per violenza fisica e psicologica nei suoi confronti, con ” pugni, schiaffi, calci, con lesioni e minacce di morte“.
I due erano stati sposati dal 1993 al 2005 e condividono due figlie, Rachele e Lucrezia. Cipollini, assente in aula al momento della lettura del verdetto, ha sempre negato le accuse mosse dalla ex moglie, e nel corso di questi anni sono state decine i testimoni dell’accusa e della difesa che si sono susseguiti in tribunale.
“Le prime ore sono state veramente dure perché le parole della difesa mi hanno fatto molto male. Mi sono veramente sentita offesa. Soprattutto la cosa che mi ha ferito più di tutte è l’immagine di madre inadeguata che è stata data a me”, dice Sabrina. “Spero che tutto ciò serva per tante persone che come me per anni non sono riuscite a fare questo passo“.