Condanna a 20 anni per aver sfigurato con l’acido l’ex fidanzata

Finalmente una giusta sentenza che condanna a 20 anni di carcere Luca Varani, considerato il mandante dell'aggressione con l'acido alla sua ex fidanzata, Lucia Annibali. 14 anni di reclusione per i sicari albanesi.

Condanna a 20 anni per aver sfigurato con l’acido l’ex fidanzata

Finalmente una giusta sentenza, 20 anni per Luca Varani, accusato di aver incaricato due sicari albanesi ad aggredire con l’acido Lucia Annibali, ex fidanzata. Gli esecutori materiale dell’aggressione sono stati condannati a 14 anni di reclusione.

Sono contenta perché penso che sia giusta questa sentenza e sono contenta per la mia famiglia. Rimane comunque una vicenda molto triste. Il mio incubo in realtà è finito un anno fa, ora vado avanti per la mia strada” dice Lucia Annibali.

La sentenza è stata emessa dal giudice Maurizio Di Palma che ha deciso la condanna dopo una sola ora di camera di consiglio. Gli avvocati di Luca Varani sono rimasti alquanto sorpresi da questa condanna, avevano fatto di tutto per difendere il loro assistito. La difesa era convinta che non esistesse alcuna prova decisiva contro il loro assistito, uno dei tentativi di difesa è stato che effettivamente Luca Varani aveva mandato gli albanesi a dare una punizione alla fidanzata ma che aveva detto di buttare l’acido sull’auto e non sul volto della donna, a gettare l’acido sul volto invece sarebbe stato un ladro entrato in casa. Mentre si svolgeva il processo, fuori dall’aula, un gruppo di donne ha atteso il verdetto e sono state tutte felici della giusta condanna.

Molto soddisfatti della condanna anche i carabinieri che subito avevano sospettato il Varani di essere stato il mandante dell’aggressione, nei giorni successivi erano riusciti ad avere anche le generalità dei due esecutori. “Abbiamo restituito il sorriso a chi l’aveva perso per la violenza subita“ dice Giuseppe Donnarumma, comandante provinciale.

Lucia ringrazia tutte le persone che le sono state vicine e tutti coloro che hanno svolto le indagini ma riconosce che purtroppo quello che le è stato tolto, nessuno potrà restituirlo. Nelle sue interviste, Lucia ringrazia anche i medici di Parma che l’hanno aiutata anche psicologicamente a superare tante difficoltà. A pesaro, il 1 Aprile riceverà il Premio del Circolo della Stampa e in quell’occasione mostrerà le foto del suo calvari, dal momento in cui è stata sfigurata al momento della sua rinascita. A chi le abbia chiesto se in questa brutta vicenda ci fosse stato qualche momento bello, Lucia risponde: “Quando mi sono svegliata in ospedale e ho capito di essere ancora viva”.

 

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