Componenti non sicure per costruzione Boeing 787 Dreamliner: indagini della Procura di Brindisi

Due società brindisine sono indagate con le accuse di attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in commercio ai danni di Leonardo e dell'americana Boeing.

Componenti non sicure per costruzione Boeing 787 Dreamliner: indagini della Procura di Brindisi

L’inchiesta che arriva da Brindisi ha davvero dell’incredibile. In questi giorni il capoluogo di provincia adriatico è stato “protagonista” sulla stampa nazionale di un evento che ha destato apprensione in tutta Italia, ovvero l’incendio di un motore di un velivolo di proprietà di Ryanair in fase di prerulaggio presso l’Aeroporto del Salento. L’evento non ha provocato danni ai passeggeri. E in queste ore arriva un’altra inchiesta sempre da Brindisi che scuote il mondo dell’aeronautica.

Secondo quanto appreso in queste ore dall’agenzia di informazione Ansa la Procura della Repubblica di Brindisi ha messo sotto indagine con le accuse di attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in commercio due società brindisine operanti nel settore aerospaziale. In particolare, si legge nelle carte dell’inchiesta, le indagini hanno portato al sequestro di 6.000 parti di aeroplano per i successivi esami qualitativi le quali erano realizzati con materiali diversi da quelli previsti dalla vigente normativa in materia di sicurezza aerea. 

L’inchiesta shock

Quello che emerge dalle indagini della Procura sarebbe qualcosa di gravissimo, che mette a serio rischio il settoere aeroportuale in tutto il mondo visto che Leonardo e Boeing operano appunto con i loro stabilimenti in tutto il mondo, e proprio a Brindisi si producono parti essenziali degli aeromobioli, sia civili che militari. Questi pezzi vengono esportati in tutto il mondo per l’assemblaggio e la costruzione definitiva degli aerei.

“Le consulenze disposte dalla Procura della Repubblica di Brindisi e svolte da tecnici specializzati nel settore aerospaziale hanno certificato la non conformità di almeno 4.829 componenti realizzate in titanio e di almeno 1.158 componenti di alluminio” – così si legge in una nota della Procura di Brindisi. Le indagini sono state condotte anche con una rogatoria internazionale negli Stati Uniti d’America, dove ha appunto sede la Boeing.

Tramite rogatoria internazionale si è appurato che che alcuni componenti strutturali non conformi alle normative internazionali vigenti a lungo andare potessero causare pericolo per la sicurezza dei velivoli costringendo le compagnie aeree a manutenzioni straordanarie anche molto costose. L’agenzia di informazione Ansa spiega inoltre che l’indagine in questioe è scaturita da una precedente le quale si era conclusa nel 2021, e che aveva portato al sequestro dei compendi aziendali delle due società per fatti di bancarotta, a tre arresti e alla denuncia di altri quattro indagati. Nei prossimi giorni si potranno conoscere ulteriori dettagli su questa indagine che sicuramente avrà un grosso impatto sul settore aeronautico. 

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