Como: donna massacrata a coltellate nel sottopasso della stazione

La vittima, una trentacinquenne proveniente da Rimini, si era trasferita nel comasco da poco con tutta la famiglia. I soccorsi sono stati chiamati da un passante, ma non hanno potuto far altro che appurare la morte per dissanguamento. Gli inquirenti seguono tutte le piste

Como: donna massacrata a coltellate nel sottopasso della stazione

Nella serata di sabato 1 marzo si è consumato un omicidio in stazione a Mozzate. La vittima è una donna trentacinquenne, nata a Garbagnate Milanese poi trasferitasi e vissuto a lungo a Rimini. Disoccupata, si era trasferita da due mesi nel comasco insieme alla famiglia e ospite a casa di parenti. Uccisa da due fendenti uno alla gola e l’altro al torace nel sottopassaggio della stazione ferroviaria di Trenord a Mozzate, lungo la linea Saronno-Varese.

L’omicidio è avvenuto intorno alle ore 19, quando due giovani egiziani che stavano aspettando il treno hanno sentito un urlo e, accorsi nel sottopasso, hanno trovato il corpo della donna massacrata in una pozza di sangue; uno dei due ha lanciato l’allarme immediatamente al 118. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi giunti sul posto con autoambulanza, per la giovane non c’è stato nulla da fare, in quanto già in gravissime condizioni è spirata poco dopo: morta dissanguata.

Da una prima ricostruzione degli eventi, la donna Lidia Nusdorfi era appena scesa dal treno proveniente da Milano e stava scendendo nel sottopassaggio per raggiungere il parcheggio all’esterno della stazione quando è stata aggredita da un uomo, probabilmente italiano e di giovane età, che l’ha colpita alle spalle.

Gli inquirenti non si sbilanciano sull’accaduto, anche se sembra che le indagini, capitanate dai carabinieri di Cantù, coordinati dal Pubblico Ministero di Varese Simone Pizzotti, siano indirizzate sul movente passionale in quanto nessun elemento attualmente a disposizione degli investigatori fa pensare ad una rapina. Attualmente si stanno analizzando le immaggini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza della stazione di Mozzate, per trovare ulteriori elementi utili alle indaggini e per scoprire la persona resasi responsabile di un simile efferato omicidio. 

Si è aperta in tutta la provincia una vasta caccia all’uomo per assicurare alla giustizia l’omicida di un’altra donna probabilmente vittima di un femminicidio. Si spera che le forze dell’ordine riescano a trovare l’autore di tale gesto in modo che venga punito con una pena esemplare, nella speranza di non ritrovarsi davanti ad un altro giallo senza soluzione.

La piccola e tranquilla cittadina di Mozzate è caduta in uno sgomento profondo dopo la macabra notizia; il sindaco del medesimo si è recato sul luogo dell’omicidio per rendere omaggio alla giovane donna.

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