Como, aggressione omofoba: in pieno giorno sferra un pugno al volto di un giovane

Prima lo insulta e poi gli sferra un pugno al volto. A raccontare l'ennesima aggressione omofoba avvenuta a Como è la stessa vittima, un giovane attivista della zona.

Como, aggressione omofoba: in pieno giorno sferra un pugno al volto di un giovane

Max della Torre, così si chiama il giovane attivista di Como che, nella mattinata di sabato scorso, 20 luglio, è stato aggredito a causa del suo orientamento sessuale. A raccontare quanto accaduto è stata proprio la vittima tramite il profilo personale del social Facebook, dove ha pubblicato una foto del suo viso gonfio preceduto dalla testimonianza del giovane.

Era sabato mattina, ed erano da poco passate le 10 quando Max è uscito dal cancello di casa per recarsi alla fermata del bus. Proprio in questo luogo pubblico è avvenuta l’aggressione da parte di un signore sconosciuto. L’uomo ha chiesto alla vittima se si chiamasse Max della Torre, e dopo aver avuto conferma sulla sua identità, lo ha definito “frocio di m****“, per poi sferrargli un pugno in pieno viso.

Le parole scritte subito dopo il racconto della vicenda sono indirizzate al suo aggressore, che a detta di Max starà di certo leggendo il post pubblicato. A lui si rivolge augurandogli solo il meglio, con la speranza che un giorno possa capire il vero significato del suo gesto.

Max, inoltre, si rivolge anche a tutti coloro che stanno leggendo la sua storia. Dopo essersi definito orgoglioso di essere omosessuale, specifica che lui non è altro che Massimiliano, un ragazzo dalle molte caratteristiche, il parente di qualcuno e l’amico di molte altre persone. L’essere omosessuale, continua della Torre, è solo un dettaglio della sua vita, ma si domanda che cos’abbiano da condividere con il mondo coloro invece che seminano solo l’odio.

L’omofobia non è un diritto!” Così si conclude il post su Facebook di Max della Torre, ripreso successivamente dal Coordinamento Torino Pride Lgbt, che ha voluto esprimere la propria vicinanza al giovane affermando che ormai le aggressioni omofobe sono all’ordine del giorno, chiedendo a tutte le vittime di queste violenze di denunciare e di farlo sempre.

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