Nella giornata di ieri, 2 dicembre 2020, il gip di Como Laura De Gregorio ha disposto il rinvio a giudizio per un 42enne, italiano, di Ponte Lombro, che avrebbe maltrattato la figlia neonata e la propria compagna.
I primi episodi risalgono, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, a giugno di 3 anni fa, quando la piccola aveva poco più di un mese. In una circostanza, il padre l’avrebbe addirittura avvolta in un lenzuolo, quasi soffocandola, intimando alla madre di non avvicinarsi.
Un paio di mesi dopo, l‘avrebbe tenuta sospesa nel vuoto, lasciandola penzolare dal balcone, trattenuta solo dal pannolino, minacciando di ucciderla e gridando alla compagna”Adesso ti faccio vedere cosa faccio alla bambina”.
In seguito l’avrebbe gettata con violenza sul materasso e fatta rimbalzare, provocandole il vomito oltre a 7 giorni di prognosi, mentre a 10 mesi le avrebbe fatto il bagnetto con acqua ghiacciata, mandandola in ipotermia.
Le denunce della madre e il dibattimento fissato al 2021
La madre della piccola, nel tentativo di difenderla dalla ferocia del compagno, è stata anch’essa percossa, malmenata, ricevendo violenze ogniqualvolta tentava di strappare la bambina dalle braccia del suo carnefice.
La donna, alla fine ha deciso di denunciare l’uomo, 2 anni fa. Il dibattimento è fissato per il mese di luglio 2021. L’uomo ha seguito l’udienza collegato, in videoconferenza, con il Tribunale di Como, essendo già detenuto per altri gravi fatti di cronaca degli anni scorsi.
L’imputato, che nega ogni addebito, è assistito dall’avvocato Maruska Gervasani, mentre la compagna e la figlia da Ivana Anomali. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della stazione di Lurago d’Erba, raccogliendo diverse testimonianze e la denuncia della compagna. Si tornerà in aula la prossima estate e stavolta l’uomo deve rispondere di maltrattamenti ai danni di un minore e della compagna .
Una vicenda di una crudeltà inaudita, che lascia senza parole, crea indignazione e invita alla riflessione, specie perchè la protagonista è una piccola creatura indifesa.