Cognome della madre per i figli: la Corte Costituzionale dà il via libera

Storica decisione della Corte Costituzionale: si potrà dare anche il cognome materno ai bambini nati nell'ambito del matrimonio. Sentenza rivoluzionaria che allinea l'Italia agli altri Paesi europei.

Cognome della madre per i figli: la Corte Costituzionale dà il via libera

Da ora in poi si potrà quindi mettere il cognome della madre ai figli nati nell’ambito del matrimonio. Di questa possibilità se ne è parlato per decenni, ma alla fine, tra ricorsi, appelli e istanze varie non si era mai giunti ad una decisione finale. O meglio ciò che si è perpetuato in questi ultimi decenni è l’automatismo nell’attribuzione del cognome del padre ai figli nati nell’ambito del matrimonio.

In seguito alla decisione della Consulta si è quindi riusciti ad oltrepassare questo limite storico, ma sopratutto culturale, dove ancora si attribuiva una predominanza del marito nei confronti della moglie nell’ambito del matrimonio. Un tabù quindi che ormai è caduto, grazie alla espressa dichiarazione di incostituzionalità del meccanismo, della prassi consuetudinaria, con cui si attribuiva il cognome al figlio.

La sentenza della Corte Costituzionale trae origine da un’interpellanza proposta dalla Corte di Appello del Tribunale di Genova, che aveva accolto il ricorso di due genitori di nazionalità italiana e brasiliana; i due volevano dare al figlio, nato nel 2012, anche il cognome materno, ma gli ufficiali dello Stato civile gli rifiutarono questa possibilità.

La soluzione scelta dai genitori fu stata a dir poco originale: il piccolo venne registrato con il cognome del padre in Italia, mentre con quello della madre in Brasile. Se da un lato la loro iniziale decisione fece sorridere, dall’altro è oggi destinata a creare problemi innanzitutto proprio al bambino, che si vede negare in Italia la possibilità di potersi identificare anche con il ramo materno.

Infatti, sarebbe bene ricordare che il cognome altro non è che l’espressione di un senso di appartenenza ad un gruppo familiare, a legami sentimentali che sono la nostra memoria, quindi rappresentano in buona parte anche la nostra stessa identità. Ecco perchè aver finora legato alla madre la possibilità di trasferire anche il suo cognome al figlio è stata una decisione pregiudizievole anche delle identità stesse di ognuno di noi, menomato di parte della nostra stessa storia familiare.

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