Clandestino con precedenti penali tenta di stuprare una ragazza. Per la legge non può essere espulso

Già denunciato per abusi sessuali, droga e reati contro il patrimonio, il nigeriano era a piede libero. Rifiutato il permesso di soggiorno, aveva fatto ricorso.

Clandestino con precedenti penali tenta di stuprare una ragazza. Per la legge non può essere espulso

Il 20 luglio scorso, alla stazione centrale di Milano, un nigeriano clandestino aveva tentato di stuprare una ragazza italiana di 25 anni che aspettava il treno per tornare a casa dopo il lavoro. La giovane era riuscita a salvarsi spruzzando negli occhi del nigeriano dello spray al peperoncino che aveva in borsa, per poi scappare e denunciare il fatto ai carabinieri.

L’immigrato è stato arrestato solo ieri, dopo accurate indagini da parte degli inquirenti. I militari dell’Arma lo hanno fermato nei pressi della stazione centrale (un’abitudine, quindi) insieme agli agenti della polizia ferrovaria. Adesso, su questo profugo di 31 anni si viene a sapere di più e di peggio. Si viene a sapere quanto sia inetta la giustizia italiana.

L’orco, infatti, non era solo un clandestino che in questo Paese non doveva nemmeno starci. Il Corriere della Sera ha diffuso ulteriori informazioni su di lui, facendo sapere che l’uomo, il cui arresto è stato convalidato dal gip, con conseguente applicazione della custodia cautelare in carcere, ha alle spalle ben sei pagine di precedenti penali.

Era quindi già noto alla magistratura e alle forze dell’ordine. Noto per lo stillicidio di reati per droga, reati contro il patrimonio, reati di violenza sessuale. Non era la prima volta, infatti, che il giovane aveva tentato di aggredire una donna. Ciononostante, aveva pure chiesto un permesso di soggiorno per motivi di protezione internazionale.

Già nel novembre del 2017, il nigeriano era stato denunciato per violenza sessuale: su un treno della linea Milano-Lecco, aveva molestato e palpeggiato una ragazza, ex partecipante a Miss Italia. La donna lo aveva segnalato ai carabinieri, i quali lo avevano fermato e fatto scendere, denunciandolo poi in stato di libertà.

Il guaio è che lo straniero, in Italia dal 2007, non aveva mai ricevuto un permesso di soggiorno. La prefettura glielo aveva negato, in quanto la sua condizione non rientrava nella categoria degli aventi diritto al soggiorno per protezione internazionale. Ma lui aveva fatto ricorso e quindi, malgrado i reati commessi, non può essere espulso. Viva l’Italia.

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