Clan Schiavone, sei arresti. Imponevano gadget pubblicitari

Sono di San Cipriano d'Aversa e Trentola Ducenta, accusati di camorra, estorsioni, detenzione di armi e rapina; imponevano anche gadget pubblicitari ai negozianti di Grazzanise, Brezza E Santa Maria La Fossa

Clan Schiavone, sei arresti. Imponevano gadget pubblicitari

Un duro colpo al clan Schiavone che opera nel basso Volturno. Nella giornata di sabato è stato notificato un decreto di fermo della direzione distrettuale antimafia emesso nei confronti di sei persone. Destinatari del provvedimento sono: Romolo Del Villano classe 1961, Giuseppe Del Villano figlio di Romolo, classe 1989, Omar Schiavone classe 1989, Raffaele Biondino classe 1983, Ernesto Di Filippo classe 1986, e Nunzio Bianco classe 1985. A tutti viene contestata dalla procura l’ipotesi il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso; secondo l’impianto accusatorio che dovrà essere suffragato nell’udienza di convalida di fermo che si terrà nelle prossime ore alla presenza dei rispettivi avvocati Domenico Della Gatta e Mirella Baldascino, farebbero parte del gruppo Schiavone dei Casalesi.

Stando alla ricostruzione della dda di Napoli, gli accusati avrebbero imposto sistematicamente ed in via continuativa agli imprenditori e ai commercianti di Grazzanise e delle zone limitrofe la conclusione di contratti relativi a gadget pubblicitari.

Giuseppe Del Villano, Omar Schiavone, Ernesto De Filippo e Nunzio Bianco avrebbero avuto anche il compito di custodire le armi a disposizione del clan. In questo modo secondo quanto contenuto nelle 147 pagine del decreto di fermo avrebbero contribuito al conseguimento in favore dell’associazione di ingiusti profitti, costituiti da proventi economici derivati dall’imposizione dei contratti pubblicitari, e partecipavano alla stessa associazione, assumendo un ruolo organico e provvedendo alle esigenze del gruppo.

I fatti contestati sono avvenuti tra il dicembre e gennaio 2014 tra Grazzanise e l’Agro Aversano. Al gruppo viene contestata l’estorsione da 380 euro, perpetrata attraverso l’acquisto di 200 Calendari, ai danni di un supermercato di Grazzanise; un estorsione da 550 euro a un caseificio della frazione Brezza; un’ estorsione da 100 euro ad un’agenzia funebre della zona; una tentata estorsione al titolare di un caseificio di Santa Maria La Fossa; una tentata estorsione da 1000 euro a una farmacia della zona.

A Giuseppe Del Villano, Omar Schiavone, Nunzio Bianco è contestato anche il raid al bar “cristal” di Casal Di Principe. I tre infatti avrebbero minacciato il titolare del locale con un fucile a canne mozze allo scopo di impossessarsi della somma di 1200 euro.

Ad Ernesto Di Filippo invece è contestato il possesso e la detenzione della “lupara” che sarebbe stata utilizzata dai tre per il raid.

I due Del Villano sono invece stati indagati per aver detenuto e poi ceduto ad un soggetto ancora in corso di identificazione una pistola calibro 6.35, una pistola calibro 38 ed una pistola calibro 7.65.

Per ogni episodio c’è l’aggravante del metodo mafioso, poichè sono accusati di aver favorito gli Schiavone.

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