Ciclista di Spoltore si sente male in casa e muore, aveva solo 21 anni

Il ragazzo si è sentito male mentre si trovava in casa e, nonostante i soccorsi tempestivi, non c'è stato nulla da fare per salvarlo

Ciclista di Spoltore si sente male in casa e muore, aveva solo 21 anni

Una disgrazia ha colpito la comunità di Spoltore e il mondo del ciclismo italiano con la scomparsa improvvisa di Simone Roganti, un giovane ciclista di soli 21 anni che si è sentito male nella serata di venerdì 30 agosto mentre si trovava nella sua abitazione. Simone, che aveva appena compiuto gli anni pochi giorni fa, era un atleta promettente, già nel giro delle Nazionali, con un futuro sportivo ancora tutto da scrivere.

La fatalità ha voluto che la sua giovane vita fosse bruscamente interrotta. Intorno alle 22:30, il 21enne ha improvvisamente accusato un malore. I genitori, resisi immediatamente conto della gravità della situazione, hanno chiamato il 118, ma purtroppo tutti gli sforzi dei soccorritori si sono rivelati vani. È difficile accettare un decesso così improvvisa, soprattutto per un giovane atleta che era sottoposto a continui controlli medici a causa della sua intensa attività agonistica.

La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile, non solo nella sua famiglia, ma anche tra amici, compagni di squadra e nell’intero ambiente del ciclismo, che piange un talento spezzato troppo presto.Simone era un corridore della MG Kvis – Colors for Peace e negli ultimi anni aveva ottenuto risultati significativi.

Nel 2023 aveva partecipato al prestigioso Trofeo Matteotti, e quest’anno aveva raggiunto importanti traguardi, tra cui il secondo posto nella classifica generale del Giro del Veneto e il settimo posto al campionato italiano Under 23. Il 2024 per Simone si era tinto anche di azzurro, con la sua partecipazione al Giro della Valle d’Aosta, dove aveva chiuso al decimo posto, un risultato che aveva confermato il suo grande potenziale e che gli aveva aperto le porte della Nazionale. La notizia della sua scomparsa ha scosso profondamente tutto il mondo del ciclismo, non solo in Abruzzo ma a livello nazionale.

Il presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Cordiano Dagnoni, anche a nome del Consiglio Federale, dello staff della Nazionale e di tutto il mondo del ciclismo, esprime i sensi del più profondo cordoglio e si stringe commosso ai genitori e familiari tutti per la prematura scomparsa di Simone che lascia un dolore incolmabile nel cuore di chi lo amava: il papà Fabiano, la mamma Alessandra e la sorella Lucrezia, che ora devono affrontare un lutto devastante.

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