Nel primo pomeriggio di Sabato 7 Febbraio 2019, il Ministro della Difesa ha fatto sapere, tramite un post sui social, del ritrovamento di tre bombe tedesche nei pressi dell’aeroporto di Ciampino (Roma). Gli ordigni, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, avevano un peso complessivo di circa 150 kg, dei quali 75 kg erano solo di esplosivo.
Durante l’intervento degli artificieri per la bonifica del territorio, l’aeroporto è rimasto chiuso per circa tre ore: inoltre, i passeggeri che si trovavano nella zona antistante le operazioni dei militari sono stati fatti evacuare. Le persone sono state costantemente informate ed assistite dal personale di Aeroporti di Roma, il quale ha provveduto alla consegna di generi di conforto come acqua e snack durante l’attesa.
Attualmente, l’intervento per rimuovere i residui bellici da parte degli specialisti si è concluso, e lo scalo è tornato alla normale attività per quanto riguarda i decolli e gli atterraggi. Il ministro ha inoltre sottolineato che le operazioni di bonifica sono state svolte con successo da parte degli specialisti del Sesto Reggimento Genio dell’Esercito italiano, i quali hanno provveduto al trasporto ed alla successiva detonazione degli ordigni in un luogo sicuro, la cava di Santa Maria delle Mole.
Questa operazione è solamente una delle tante svolte dall’esercito italiano negli ultimi anni, basti pensare che solamente nel 2018 si sono svolti oltre 2.000 interventi del genere per un totale di quasi 5.000 ordigni bellici disinnescati dai nuclei degli artificieri. Dal 2008 sono stati svolti più di 35.000 interventi di rimozione e bonifica in tutta Italia.
In questo momento, all’aeroporto di Ciampino non si segnalano ritardi di grande entità e gradualmente tutto è ritornato a funzionare a regime. Inoltre, adesso, i lavori per la manutenzione dei piazzali di sosta degli aeromobili (luogo di ritrovamento delle tre bombe) posso proseguire sperando di non incontrare altri intoppi lungo la strada.